Dal primo maggio 2021 l'Azienda
ligure sanitaria (Alisa) cesserà di svolgere le funzioni di
centrale regionale di acquisto per la sanità. Sarà sostituita
dalla Stazione Unica Appaltante Regionale (Suar), che per
l'acquisizione di forniture e servizi si avvarrà di Liguria
Digitale e Consorzio Energia Liguria, per l'affidamento di
lavori impiegherà Ire SpA. Lo prevede il disegno di legge sulla
razionalizzazione e potenziamento del sistema regionale di
centralizzazione degli acquisti e dell'affidamento di lavori
pubblici approvato dal Consiglio regionale con 17 voti a favore
(il centrodestra) e 12 contrari (Pd-Articolo Uno, M5S, Lista
Sansa e Linea Condivisa).
Il personale di Alisa che svolge le attività relative alla
centrale di acquisto sarà trasferito alla Regione dal primo
maggio 2021. Il direttore generale della Regione assumerà un
ruolo chiave: fino al 30 aprile le funzioni di centrale
regionale di acquisto svolte da Alisa sono sottoposte al
coordinamento e all'indirizzo del dg cui farà capo 'Suar'.
"Una legge che migliora l'efficienza e l'efficacia dell'azione
amministrativa con una centralizzazione degli acquisti", dice
Lilli Lauro (Cambiamo!). "Certifica il fallimento politico del
carrozzone di Alisa voluto dalla Giunta Toti", replica il
capogruppo M5s Fabio Tosi. "Un impianto normativo debole, che
divide in tre la gestione delle spese di un settore importante
come quello della sanità", spiega il capogruppo Pd Luca
Garibaldi, sottolineando "il fallimento di Alisa". Per Gianni
Pastorino (Linea Condivisa) "le centrali di committenza in
Liguria passano da 9 a 8, non si può parlare di una
centralizzazione". "Liguria Digitale diventa il centro 'senza
controllo' della Liguria", attacca Ferruccio Sansa (Lista
Sansa).
"Ho sentito dirmi dalle opposizioni per cinque anni che Alisa
sarebbe stata uno strumento inutile e pletorico, oggi per loro è
diventato il cardine intorno a cui ruota il mondo della Regione
- commenta il presidente della Regione Giovanni Toti - C'è
bisogno di una ristrutturazione del sistema d'acquisto, forse ci
abbiamo messo tardivamente mano, programmazione sanitaria,
accreditamento e livelli essenziali di assistenza restano in
mano ad Alisa".
Tra gli emendamenti di Giunta approvati uno prevede che le
Aziende regionali territoriali per l'edilizia (Arte) possano
ricorrere alla Suar, un altro dà la facoltà al presidente della
Regione di istituire "strutture di missione" per attuare i
programmi regionali con valenza strategica. Respinto un
emendamento dell'opposizione che prevedeva il coinvolgimento
della commissione regionale Antimafia per controllare la Suar.
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