Per la prima volta dal dopoguerra
Sesto San Giovanni, l'ormai definitivamente ex Stalingrado
d'Italia, sarà amministrata da un sindaco del centrodestra. Dopo
70 anni, la sinistra perde quindi una delle sue roccaforti nel
nord Italia al termine di un ballottaggio senza storia: Roberto
Di Stefano ha vinto con il 58,6% contro la sindaca uscente
Monica Chittò del Pd che si è fermata al 41,4%, mentre nel 2012
al ballottaggio era stata eletta con il 70%.
Appoggiato da Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d'Italia e
dalla lista civica Sesto nel Cuore, Di Stefano ha potuto contare
sul sostegno di Gianpaolo Caponi, candidato di tre liste civiche
vicine al centrodestra arrivato terzo con il 24% al primo turno.
Non è bastato a Chittò il sostegno di tutto il
centrosinistra, con la presenza in campagna elettorale di big
come Giuliano Pisapia o Walter Veltroni: soprattutto il Pd ha
subito una dura sconfitta passando da 10 a 4 consiglieri e la
bassa affluenza (45.6%) ha punito sopratutto il centrosinistra.
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