"La musica
classica deve fare passi per portare il proprio messaggio in
maniera radicalmente diversa, oppure rischia di finire in
un'oasi protetta" come gli animali in via di estinzione. Questo
il messaggio che Ramin Bahrami ha portato a Ponte di Legno, dove
si esibisce in un concerto a quattro mani. Il pianista iraniano
(lui preferisce definirsi persiano dato che ha dovuto lasciare
il Paese ancora bambino con l'arrivo degli Ayatollah che hanno
imprigionato il padre) ha passato la vita a spiegare che la
musica è "necessaria", a partire da quella di Bach, di cui è un
grande interprete. Per questo ha scritto un libro per bambini e
ha da poco inciso un cd con il pianista jazz Danilo Rea 'Bach Is
in the Air' e accarezza l'idea di altre commistioni.
"Non bisogna mettersi in cattedra - spiega mentre prepara il
concerto -. La musica di Bach è adattissima ai ragazzi che amano
il ritmo e anche la bellezza. Bisogna però dar loro la
possibilità di scoprirla".
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