Dopo Londra e Oslo, il premio Nobel
per la letteratura Ohran Pamuk porta al museo Bagatti Valsecchi
di Milano fino al 24 giugno il suo Museo dell'innocenza, o
almeno la riproduzione di 29 delle 83 teche di oggetti che si
possono ammirare nella struttura espositiva che ha creato a
Istanbul come parte di un progetto che unisce arte e scrittura.
Gli oggetti in mostra sono infatti quelli descritti nel romanzo
che ha lo stesso titolo, Museo dell'innocenza (uscito nel 2008 e
ideato in contemporanea al museo). Sono gli oggetti che il
protagonista Kemal colleziona per ricordarsi dell'amata Fasaz,
come una scarpa gialla, una fotografia, un tassametro. Il
Bagatti Valsecchi è la sede ideale perché la casa museo nel
romanzo è descritta nel romanzo. E Pamuk , se non ha nulla
contro Louvre e Met, è convinto (e lo ha scritto nel manifesto
per i piccoli musei che conclude l'esposizione) che "i piccoli
musei, esattamente come i romanzi possono parlare di individui"
e così raccontare l'umanità. Bagatti incluso.
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