"Si prega di rendere i ragazzi
autonomi": detto in altri termini, "genitori non suggerite". Fra
le tante difficoltà degli insegnanti che si trovano a dover fare
i conti con l'insegnamento online a causa del Coronavirus, c'è
anche quella di mamme e papà che sussurrano le risposte ai
ragazzi.
La situazione è tale che alcuni presidi sono stati costretti
a fare delle circolari in cui appunto mettono nero su bianco la
richiesta di non suggerire. "Il Dirigente e gli Insegnanti - si
legge nella circolare di una scuola media di Parma - invitano le
famiglie a vigilare che i ragazzi svolgano i compiti loro
assegnati nel modo più autonomo possibile, sostenendoli e
guidandoli se necessario, ma senza interferenze che possano
vanificare l'acquisizione dei saperi e delle competenze" .
Altre scuole hanno inviato messaggi simili, in cui chiedono
ai ragazzi di farsi vedere e non tener chiuse le telecamere. "E'
un modo nuovo di insegnare", racconta Lara Pipitone, insegnante
di Lettere alla scuola media Manara di Milano. "Abbiamo faticato
all'inizio perché abbiamo dovuto inventarci una modalità di
didattica differente". La professoressa Pipitone per mantenere
l'attenzione ha diviso le classi in gruppi in modo da vederli
meglio anche sullo schermo del computer e poi "ripetiamo,
guardiamo insieme i testi. Stiamo andando lentamente ma non mi
interessa tanto il programma, quanto che ci siano tutti".
A cambiare è anche il metodo di valutazione con un invito
più o meno velato ad essere particolarmente comprensivi, cosa
che a qualche docente fa dire a mezza voce che "in questa
situazione gongolano gli asini". "E' importante - aggiunge una
professoressa che insegna francese in un altro istituto - che i
ragazzi facciano i compiti da soli e rispondano da soli. Anche
la mia collega di inglese è arrabbiata come me, perché li
sentiamo i genitori".
L'obiettivo è quello di coinvolgere tutti, anche se in modo
virtuale. In questi giorni ricominciano anche i consigli di
classe in videoconferenza e nella scuola della professoressa
Pipitone sono invitati ad assistere alla parte finale anche i
genitori o i rappresentanti dei genitori. "Bisogna avere tante
mani, tante braccia per abbracciarli tutti" ha concluso.
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