Un effervescente Elisir d'amore ha aperto ieri sera a Fermo la stagione che celebra i 20 di riapertura del Teatro dell'Aquila, il più antico e il più grande delle Marche, restituito alla città nel 1997 dopo un restauro globale. Il capolavoro di Donizetti è stato proposto nell'allestimento con regia di Saverio Marconi, ripresa da Fabrizio Angelini, in una produzione della Rete Lirica delle Marche. Il regista ha portato sul palco l'Orchestra Filarmonica Marchigiana tra pareti azzurre, a fare da sfondo alla vicenda di amore, malintesi e gelosia raccontata nel libretto di Felice Romani, con il supporto di pochi elementi scenici: anche il pianoforte per i recitativi diventa scrivania, tavolo, sedile.
Teatro pieno e pubblico entusiasta per la compagnia di cantanti: Angela Nisi (Adina), Bruno Taddia (Belcore), forse il più autorevole in scena, Enrico Marabelli (Dulcamara), e Davide Giusti, tenore in ascesa che bissato 'Una furtiva lagrima'.
Consensi anche per il direttore Francesco Ommassini e il coro 'Agostini'.
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