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Pmi Marche, fondi Ue per digitale e internazionalizzazione

Economia & Territorio

Pmi Marche, fondi Ue per digitale e internazionalizzazione

Crisi tessuto produttivo, convegno Confindustria-Intesa SanPaolo

ANCONA, 30 novembre 2020, 20:46

Redazione ANSA

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Un incontro online, con quasi 300 imprenditori marchigiani per definire le strategie per tracciare le "traiettoria di futuro" per il tessuto produttivo marchigiano logorato da terremoto, crisi della filiera degli elettrodomestici e difficoltà generate dalla pandemia. Il convegno, promosso da Confindustria Marche e Intesa SanPaolo, ha sottolineato in particolare l'opportunità rappresentata dai Fondi strutturali europei, "ancora più strategici perché possono contribuire al rilancio degli investimenti delle nostre piccole e medie imprese e alla loro capacità di innovarsi per far fronte alle sfide che dovremo affrontare", hanno spiegato Claudio Schiavoni presidente Confindustria Marche e Diego Mingarelli vicepresidente Piccola Industria Confindustria per l'Europa.
    Per Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo, bisognerà attendere il 2025 per il totale recupero dei livelli di Pil pre-covid", un quadro che vede le Marche "tra le regioni più in difficoltà sia a causa della specializzazione in alcuni settori fortemente colpiti come moda e casa, sia per una situazione già debole del sistema industriale regionale". Per garantire tenuta e futuro del tessuto produttivo regionale, ha spiegato, occorre investire su "Internazionalizzazione, digitalizzazione, sostenibilità ambientale, ma soprattutto la formazione dei giovani incentivando il più possibile l'aumento di quelle competenze tecniche fondamentali per accrescere il contenuto di innovazione dei prodotti e la competitività sui mercati globali". Per Cristina Balbo, direttrice regionale di Intesa Sanpaolo - "la crisi si sta rivelando un acceleratore di trasformazioni che erano già in corso che, se opportunamente colte, possono contribuire al rilancio economico".
   

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