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Cdp: per le Marche cinque eccellenze da cui ripartire

Cdp

Cdp: per le Marche cinque eccellenze da cui ripartire

Studio, da turismo a agricoltura bio fino a economia circolare

ANCONA, 09 aprile 2021, 12:06

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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   Sono cinque per le Marche le eccellenze da cui 'ripartire': "sistema manifatturiero distrettuale, agricoltura biologica, offerta turistica, sistema della formazione, economia circolare". Le evidenzia lo studio "L'economia marchigiana - le 5 eccellenze da cui ripartire" coordinato da Andrea Montanino, Chief Economist del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti. A due mesi dall'inaugurazione della sede di Ancona, avvenuta a febbraio, è arrivato il primo incontro "Spazio Imprese" con la presentazione dello studio.
    L'obiettivo di Cdp con la nuova sede territoriale è "essere ancora più vicina e dare maggior supporto alle imprese marchigiane. Il sostegno alle imprese del territorio, da parte di Cdp, ha "già caratterizzato fortemente il periodo precedente l'apertura della sede: - sottolinea Cdp - dal 2019 ad oggi, sono state supportate, infatti, oltre 3.150 imprese marchigiane per un totale di circa 690 milioni di risorse erogate". Nello stesso periodo, nelle tre regioni presidiate dalla sede (Marche, Abruzzo e Umbria), sono state supportate circa 8.400 imprese per oltre 1 miliardo di euro di risorse erogate".
    Le aziende coinvolte sono "Large Corporate, mid cap e Pmi in diversi settori molto rilevanti per l'Italia fra i quali si evidenziano: agroalimentare, manifatturiero, informatico, infrastrutturale, impiantistico e edile". Fra le principali operazioni nelle Marche da Cdp, segnalate, ad esempio, quelle con Filippetti, Gruppo Fileni, Cooperlat, Profilglass e Renco.
    Dalla ricerca Cdp emerge che le Marche sono una realtà da "oltre 42 miliardi di euro di pil, circa il 2,4% del totale nazionale. Con un modello produttivo incentrato sull'economia distrettuale e la manifattura, la regione ha particolarmente sofferto le crisi che si sono succedute negli ultimi dieci anni, aggravate dagli eventi sismici. Nei prossimi anni, - indica lo studio - le Marche dovranno essere in grado di valorizzare i caratteri distintivi del proprio sistema produttivo, superando le criticità strutturali legate a dimensione d'impresa, capacità d'innovazione, attrazione di manodopera qualificata, frammentazione territoriale tra costa ed entroterra e alla capacità di penetrazione sui mercati internazionali".
   

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