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Regioni: Marche, Giunta Acquaroli parte da start up

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Regioni: Marche, Giunta Acquaroli parte da start up

La prima pdl è dedicata a imprenditoria innovativa

ANCONA, 24 febbraio 2021, 13:59

Redazione ANSA

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Regioni: Marche, Giunta Acquaroli parte da start up - RIPRODUZIONE RISERVATA

Regioni: Marche, Giunta Acquaroli parte da start up - RIPRODUZIONE RISERVATA
Regioni: Marche, Giunta Acquaroli parte da start up - RIPRODUZIONE RISERVATA

   E' dedicata alle start up la prima proposta di legge varata, lunedì scorso, dalla giunta regionale di centrodestra delle Marche, guidata da Francesco Acquaroli. "Ci teniamo molto - ha detto il governatore -, rispettiamo un impegno preso in campagna elettorale, le start up e le imprese innovative sono un punto cardine dell'economia e, per noi, uno strumento per frenare l'emigrazione di giovani fuori dalle Marche, oltre afare dialogare le imprese a diversi livelli e tra settori differenti". Una legge che "parla a tutto il mondo dei giovani, dall'imprenditoria, alla tecnologia, al digitale". La pdl è stata trasmessa in al Consiglio regionale: andrà in Commissione dove con varie audizioni "ci sarà la possibilità di migliorarla" e in fine in Aula per l'approvazione definitiva.
    "E' una legge nata ascoltando chi vive di innovazione di impresa - ha spiegato il vicepresidente della Giunta e assessore alle Attività Produttive Mirco Carloni -, l'obiettivo è di rafforzare l'ecosistema innovativo regionale, favorendo lo sviluppo e il potenziamento delle start up innovative, degli incubatori e acceleratori di impresa". Il provvedimento ha una dotazione di un milione di euro per cominciare "a calibrare le misure economiche" ma la Giunta intende finanziare in modo significativo l'iniziativa con i fondi europei. "Vogliamo fare in modo che il sistema economico regionale, che è stato da modello, torni alla sua effervescenza" ha aggiunto Carloni. Ma l'obiettivo è anche fermare la fuga dei giovani post laurea e post diploma, "un dramma che non ha precedenti se non dopo la Seconda Guerra Mondiale". Le Marche, secondo il vicepresidente, devono recuperare terreno rispetto ad altre regioni: "abbiamo 351 start up, il 3% di quelle iscritte, concentrate prevalentemente nel filone dell'Ict e con un fatturato inferiore a 500mila euro: solo 24 superano quella cifra". Tra gli obiettivi della proposta di legge anche creare soluzioni ad alto contenuto tecnologico, portare avanti idee innovative, ma anche individuare nuove nicchie di mercato. Ma anche contribuire alla diffusione delle start up sul territorio regionale: al momento sono "concentrare prevalentemente verso la costa, ad Ancona, Pesaro,Jesi, Ascoli". Un'impresa innovativa si fa con una buona connessione internet e sul fronte della Banda Ultralarga "abbiamo ereditato una situazione drammatica con un solo Comune cablato" in tutte le Marche.
   

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