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Porti: Savona; ipotesi emendamento per salvarne autonomia

Vertice in Regione in vista cdm 29 agosto su 'sblocca-Italia'

27 agosto, 19:10
Il porto di Savona (ph Merlo) Il porto di Savona (ph Merlo)

 (ANSA) - GENOVA, 27 AGO - I tempi sono stretti in vista del 29 agosto, quando il governo varera' il decreto sblocca Italia, che potrebbe prevedere anche l'accorpamento delle autorità portuali di Genova e Savona, ipotesi avversata dalla città della Torretta. In vista di questa scadenza il presidente della Regione Claudio Burlando ha convocato una riunione in Regione alla quale hanno partecipato il presidente del Consiglio regionale, assessori e consiglieri assieme ai rappresentanti del mondo portuale, economico e sociale savonese.

Una discussione durata oltre due ore dalla quale è emersa la forte volontà del territorio di rivendicare la strategicità dello scalo, sopratutto alla luce della piattaforma di Vado che, in pochi anni, dovrebbe portare forti traffici a Savona. Una delle ipotesi sul tappeto e' di proporre un emendamento durante l'esame parlamentare del provvedimento nei due mesi successivi alla sua entrata in vigore per introdurre fra i porti 'core' anche quelli che hanno in atto investimenti che, nell'arco di pochi anni, li porterebbero a rientrare in questa categoria. Una strada, ha ricordato Burlando, che deve tenere conto anche del fatto che "questo governo tenta di mettere in moto un paese rimasto fermo per troppo tempo e vede in questo cambiamento un valore che va oltre la pur importante riforma ma tende a dimostrare ai partner europei che l'Italia merita la flessibilità perchè è un paese in grado di riformare". Sul piatto resta anche un'altra ipotesi che prevede, in caso di soppressione, la presentazione di una proposta comune con Genova, per una gestione unitaria di alcune grandi questioni, come la pianificazione dei piani regolatori, e un'operatività che dia spazio alle autonomie. Le preoccupazioni a Savona restano, anche perchè, ha spiegato il presidente dell'Autorità Portuale, Gian Luigi Miazza, il rischio è che la soppressione possa portare a un rallentamento amministrativo delle opere in corso. Preoccupazioni condivise anche dai sindacati che si aggiungono a quelle sul destino dei lavoratori e della Compagnia Portuale. Da Burlando, però, sono arrivate rassicurazioni: "Non si fermano gli appalti - ha detto - le Compagnie rimangono due, e i lavoratori del porto di Savona rimangono a Savona e vanno nella nuova sede". Rimane sul tavolo anche la questione politica, rimarcata dal vice sindaco di Savona, Livio Di Tullio. A far scaldare gli animi, infatti, la vicenda di Civitavecchia, che sarebbe considerata porto 'core' in qualità della sua vicinanza a Roma e per questo 'salvata' dalla soppressione. "Siamo a favore della modernizzazione del sistema - ha detto Di Tullio - ma non possiamo accettare che l'unica autorità portuale che ha i numeri per essere un porto come gli altri sia soppressa". Savona è pronta a difendere l'autonomia del proprio porto ma, da Burlando, è arrivato anche un invito ad abbassare i toni della polemica perchè alcune frasi sentite in questi giorni, ha sottolineato il governatore ligure, fanno perdere credibilità.(ANSA).

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