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Interporto Sud Europa, un fronte per salvare Porto Napoli

Scalo partenopeo in crisi va rilanciato. Sì a una rete logistica

25 marzo, 16:42
(ANSA) - NAPOLI, 25 MAR - Un appello a fare fronte comune per salvare il Porto di Napoli viene lanciato dai vertici dell'Interporto Sud Europa di Marcianise (Caserta).

"Il Porto di Napoli - si spiega in una nota - va salvato e le speranze per risolvere i suoi gravissimi problemi operativi non risiedono solo nei dragaggi, ma anche e specialmente nell'integrazione e promozione di una rete logistica ed intermodale che consenta di garantire più alti standard di efficienza alle strutture campane esistenti con una visione di servizio tesa al contesto europeo".

La condivisione di tale pensiero - si sottolinea - che rende sinergica una rinnovata azione della Regione Campania e del sindacato alla promozione di importanti riflessioni tese alla costituzione di un fronte comune che si ponga l'obiettivo di rilanciare lo scalo partenopeo, è lanciato dai vertici dell'Interporto Sud Europa - il grande centro intermodale gemellato al più importante parco ferroviario del sud Europa - al quale tutti i piani nazionali e regionali della logistica e dei trasporti affidano il ruolo di polmone e al tempo stesso di hub per il Porto di Napoli e per gli altri principali scali marittimi del Mezzogiorno.

Il primo riflesso della condivisione - viene fatto osservare - è il chiarimento delle posizioni con l'Autorità Portuale di Napoli sul collegamento ferroviario fra Porto ed Interporto, che ha posto oggi realmente le basi per un collegamento europeo di interconnessione fra il Mezzogiorno e le aree mitteleuropee. Non è un caso - si sottolinea - che l'Interporto Sud Europa ha saturato in questi giorni l'offerta di spazi per lo stoccaggio delle merci per un totale di 330.000 metri quadri di magazzini, ed ha avviato la fase due di espansione che prevede la realizzazione di altri 300.000 metri quadri di magazzini coperti per un investimento stimato in altri 120 milioni di euro.

"Per porti ed interporti - si conclude la nota - esiste un preciso imperativo: non occuparsi solo del transito dei containers, ma radicare nelle aree al servizio dei porti - quale è per l'appunto l'Interporto Sud Europa - attività che consentano di svuotare i container e costruire valore aggiunto reddituale e occupazionale proprio sulla lavorazione e la logistica delle merci che in container sono trasportate.

E' in questa direzione - affermano i vertici dell'Interporto sud Europa - che ci si sta muovendo con decisione intenzionati ancora più oggi a promuovere, un piano molto pragmatico per arginare la crisi del porto di Napoli".(ANSA).

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