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Ambiente: Porto Savona progetta 'energia green'

Primo in Italia studia fattibilità con alimentazione rinnovabili

05 luglio, 12:57
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(ANSA) - SAVONA, 3 LUG - Fornire energia elettrica alle utenze portuali non attraverso l'alta tensione ma utilizzando la media tensione e ricorrendo a fonti rinnovabili e sistemi di accumulo di energia. L'autorità portuale di Savona, prima in Italia, si appresta a realizzare uno studio di fattibilità per valutare questa possibilità. "L'obiettivo - ha spiegato il presidente dell'Ap Gian Luigi Miazza intervenendo al convegno 'Grandi Navi e tutela ambientale' - è valutare la possibilità di sviluppare l'auto produzione di energia da fonti rinnovabili, l'impiego di impianti di accumulo di energia di grosse dimensioni, la possibilità di fornitura alle utenze portuali dell'energia auto prodotta a basso impatto ambientale". In questo ambito rientra il sistema del 'cold ironing' che consente alla nave di attaccarsi ad una presa di corrente sulla terraferma, permettendo così lo spegnimento dei generatori diesel a bordo che producono fumi. Questo sistema, se alimentato ad alta tensione, secondo le stime, comporterebbe per la parte crocieristica nel porto di Savona un investimento di 30 milioni di euro. "A Vado abbiamo già l'elettrificazione per quanto riguarda i traghetti e la stiamo predisponendo anche per la banchina container in costruzione" ha ricordato Miazza.

"L'impegno - ha aggiunto - è di provare a costruire questo piano entro la fine dell'anno, per poi dare il via, una volta valutata la percorribilità economica, alle fasi di autorizzazione". Sempre in ambito ambientale, per cercare di fare chiarezza su quali contromisure le compagnie di navigazione e più in generale l'industria delle crociere e dello shipping stiano adottando per ridurre le emissioni dei fumi nel corso dello stazionamento delle navi in banchina, l'autorità portuale di Savona ha invitato vari esperti. Si va dai sistemi di elettrificazione delle banchine, alla depurazione di gas di scarico dei motori diesel marini con acqua di mare fino allo sviluppo del gas naturale liquefatto per il trasporto marino.

Costa Crociere, che fa capo alla Carnival Corporation, in particolare utilizza l' Ecospray, un sistema unico al mondo, che consente l'abbattimento delle emissioni. Il piano prevede l'installazione del sistema su un centinaio delle navi del gruppo Carnival (già presente su sei navi della flotta Costa).

Intanto Comune e Ap di Savona assieme a Costa Crociere stanno lavorando a un protocollo d'intesa con l'obiettivo di rafforzare la collaborazione fra i due enti e la compagnia armatoriale sull'impatto del traffico crocieristico sulla città. Un traffico che, secondo i dati Clia (l'organizzazione mondiale dell'industria crocieristica) genera una spesa media dei crocieristi delle navi scalate nei porti italiani pari a 4,6 miliardi di euro l'anno.

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