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Porto Ancona, prolungata di 4 anni concessione silos

Giampieri, effetti positivi per occupazione scalo e indotto

28 luglio, 19:08
(ANSA) - ANCONA, 28 LUG - Nella riunione odierna del comitato portuale di Ancona è stato deciso all'unanimità il rinnovo della concessione sino al 2019 a Silos granari della Sicilia e SAI, relativa agli impianti di stoccaggio per le granaglie (i silos, appunto). La decisione è stata presa sulla base di un'approfondita analisi economica che ha evidenziato i benefici derivanti dal traffico di questi impianti: a fronte di una superficie occupata di poco più di 17 mila metri quadri, le due imprese generano circa 1,6 milioni di euro di imposte allo Stato e 4,5 milioni di euro di ricaduta economica e di ricchezza sul territorio all'anno. Il traffico di cereali rappresenta il 45% del traffico rinfusiero del porto di Ancona, con oltre 290 mila tonnellate movimentate nel 2014.

L'attività di stoccaggio delle granaglie genera un rilevante indotto per il settore dell'autotrasporto locale, legata alla frammentazione della distribuzione sul territorio regionale dei centri di raccolta, smistamento e produzione (industrie molitorie, allevamenti e mangimi). In base ai dati del Ministero Infrastrutture e Trasporti, sono 40 i posti di lavoro soltanto nell'autotrasporto e servizi all'autotrasporto generati dai silos del porto di Ancona, a cui si aggiungono i 12 dipendenti diretti e i posti di lavoro generati dall'indotto (servizi alle navi, alle merci, riparazioni) per un totale di almeno 60 addetti. Le imprese, nella domanda di rilascio, hanno programmato investimenti per migliorare gli impianti tecnici di imbarco/sbarco e per aumentare la produttività e potenziare le condizioni di sicurezza. "Il rinnovo delle concessioni è un atto che ha evidenti ricadute economiche positive sul territorio regionale - osserva il presidente dell'Autorità portuale Rodolfo Giampieri -, in un momento in cui la ripresa chiede di essere sostenuta con ogni mezzo. Per altri 4 anni queste imprese, che conoscono il porto di Ancona e le sue potenzialità, potranno operare implementando il loro piano industriale che prevede una crescita ulteriore dei traffici, con conseguente impatto positivo su tutto il territorio marchigiano. L'autonomia del Porto di Ancona - sottolinea - si difende tutelando in primis i traffici marittimi, il lavoro e l'occupazione che lo scalo genera".

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