(ANSA) - GENOVA, 10 AGO - Botta e risposta fra Legambiente e
Autorità portuale di La Spezia sul dragaggi del porto. "Ci sono
più che legittimi dubbi sulle operazioni di dragaggio nel porto
spezzino. Per questo Legambiente chiede al presidente
dell'Autorità Portuale della Spezia Lorenzo Forcieri una
operazione di trasparenza, mettendo a disposizione tutti i
documenti relativi al piano di monitoraggio, capitolato speciale
di appalto e alle motivazioni tecniche per le quali sono stati
esclusi più efficienti tecniche di bonifica dell'area, in un
confronto pubblico, con contraddittorio". È l'appello lanciato
da Goletta Verde, che, in corteo con le imbarcazioni dei
mitilicoltori spezzini, questa mattina ha simbolicamente
consegnato la bandiera nera all'Autorità Portuale "per la poca
trasparenza con la quale si stanno gestendo le operazioni di
bonifica e dragaggio del Molo".
"E' sufficiente andare su www.porto.laspezia.it, cliccare
sull'highlight "Bonifiche e Dragaggi" e sul sito "Maciste"
(cliccare su "Ambiente" nel sito Ap) per consultare tutti i
documenti (delibere, capitolati speciali, progetti di dragaggio,
decreti di bonifica, piani di monitoraggio dell'ambiente marino
) e per trarre così un quadro completo delle attività di
bonifica e dragaggio svolte dall'AP in rispetto da quanto
prescritto dal Ministero dell'Ambiente", replica in una nota
Autorità portuale della Spezia. "Non esistono altri documenti in
possesso dell'AP che non siano stati pubblicati, proprio in nome
di quella trasparenza da parte dell'Ente di via del Molo che
oggi è invece stato ingiustamente accusato da Goletta Verde di
esserne privo", afferma AP sottolineando anche che "dal 2007
vengono effettuate le attività di bonifica e successivo escavo,
e sono stati asportati negli anni circa 500mila metri cubi di
fango. Tale azione può aver solo fatto diminuire la fangosità
del Golfo e non, come affermato da Goletta Verde, fatto
aumentare la quantità".
(ANSA).
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