Porti: Merlo, "Genova sia motore per modello lavoro"
Accorpamento compagnie ora impossibile, ma dovrà avvenire
14 ottobre, 18:06La riunione si è aperta con l'audizione di una delegazione della compagnia Pietro Chiesa, a seguito della crisi che i 'carbunin' stanno attraversando per la drastica riduzione del traffico di carbone legato alla prossima chiusura della centrale Enel. "Oggi, dal punto di vista normativo, l'accoppiamento delle compagnie portuali non è possibile - spiega Merlo - anche perché si è applicato l'articolo 15 bis che permette un sostegno alla compagnia a fronte di una diminuzione del numero dei lavoratori, e quindi si tratterebbe di una situazione contraddittoria. Per poter arrivare a questo percorso che dovrà, comunque, determinarsi perché i processi di automatizzazione dei terminal cambieranno in maniera significativa l'organizzazione dei porti, occorrerà un processo normativo di cui si sta discutendo al ministero delle infrastrutture. Ma è chiaro che anche da Genova dovrebbe partire una proposta da parte di tutti per arrivare a un nuovo modello organizzativo. Il porto del capoluogo ligure potrà essere motore di questo cambiamento - conclude Merlo - se riuscirà, con tutte le sue componenti, a fare una proposta unitaria e a indicare un modello del futuro". Il comitato portuale ha proseguito la seduta approvando la delibera di revisione della pianta organica dell'ente che prevede, tra l'altro, l'assorbimento dei lavoratori di Finporto e la riduzione di una posizione da dirigente. (ANSA).