Porti:Gioia;Nicolò, scongiurare messa in mobilità lavoratori
"Dopo beffa cancellazione fabbrica auto sarebbe inaccettabile"
20 giugno, 16:00"Esprimo fin d'ora, con ferma convinzione - prosegue Nicolò - la mia piena solidarietà al presidio di lavoratori che l'intero arco delle organizzazioni sindacali ha annunciato sarà effettuato domani a Palazzo Campanella. Stavolta mi auguro sinceramente che il presidente Oliverio guarisca dalla perniciosa forma di 'annuncite' acuta che lo sta affliggendo perché c'è a repentaglio la prospettiva del lavoro per circa 500 operai e tecnici, considerati 'esuberi' e per i quali la società Medcenter Container Terminal ha annunciato i licenziamenti. E perché è diventato a rischio anche lo stesso futuro del porto di Gioia e della sua area portuale, ovvero della leva fondamentale che può garantire un futuro diverso all'intera Calabria".
"Dopo la beffa sconcertante dell'incredibile cancellazione della fabbrica di automobili che a Gioia Tauro avrebbe dovuto dare lavoro stabile a 800 persone - prosegue il capogruppo di Forza Italia - credo che sia per Oliverio che per Renzi sia finita per sempre la stagione delle promesse, delle passerelle fini a sé stesse e degli annunci a vuoto. La situazione, per tanto, troppo tempo trascurata, è diventata gravissima, incombente ed impone risposte concrete e tangibili. Occorre, pertanto, chiedere un incontro urgente ai tavoli governativi romani per individuare innanzitutto le soluzioni più adeguate per evitare la messa in mobilità dei lavoratori. E non basta bisogna avviare un confronto serio e chiarificatore per mettere alle strette il Governo Renzi: che intenzioni ha per lo scalo di Gioia? E per l'area portuale? Come si possono finalmente generare politiche di rilancio e di innovazione delle attività produttive?".
"La Regione - conclude Nicolò - deve fare la sua parte fino in fondo. Sono necessarie serie politiche industriali e programmi di sviluppo e di investimento pubblici per garantire nell'immediato i livelli occupazionali e per creare nuova occupazione generando sviluppo e crescita nel porto, che è il più importante scalo di transhipment del Mediterraneo e per l'area circostante che deve essere recuperata e rilanciata per un uso produttivo e manifatturiero, com'è nelle sue naturali vocazioni". (ANSA).