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Sequestro a porto Carrara:ad società,assurdo,siamo in regola

Dello Iacono: 'Paghiamo 750.000 euro per il suolo demaniale'

28 agosto, 17:11
il porto di Carrara il porto di Carrara

 (ANSA) - CARRARA (MASSA CARRARA), 27 AGO - "La Porto di Carrara si aspettava il comunicato stampa dell'Autorità Portuale, che è titolare del demanio portuale. Ci teniamo a chiarire che la posizione della nostra società è perfettamente regolare, come dimostreranno agevolmente in ogni competente sede i suoi avvocati, che hanno immediatamente definito assurdo il provvedimento di sequestro dei mezzi portuali di proprietà della società disposto dall'autorità giudiziaria": così l'amministratore delegato della società Porto di Carrara, Paolo Dello Iacono, a proposito del sequestro ordinato ieri dal gip di Massa Carrara. "È da tempo - prosegue Dello Iacono - che La Porto di Carrara è in attesa del rilascio delle concessioni delle banchine di cui le viene addebitata la mancata titolarità, nonostante il Comitato Portuale abbia per due volte deliberato in tal senso". "La Porto di Carrara - aggiunge Dello Iacono - ha sempre agito nel rispetto delle leggi e delle regole, osservando le prescrizioni che tempo per tempo le sono state impartite dall'autorità portuale, sulla base delle concessioni ricevute e nel rispetto del regolamento portuale nonché delle disposizioni della capitaneria di porto. La Porto di Carrara ci tiene a precisare, a chi non fosse perfettamente edotto, che per svolgere la propria attività portuale non paga all'Autorità Portuale solo 25.000 euro l'anno; paga invece 25.000 euro l'anno per l'autorizzazione ex art.16 legge 84/84 e oltre 750.000 euro per l'occupazione del suolo demaniale. Detti importi sono superiori (di molto, e ciò è dimostrabile per tabula a chiunque ne volesse avere conoscenza) rispetto a quelli che altri operatori in altri porti italiani e la stessa Porto di Carrara, attraverso le proprie partecipate, paga per le concessioni nei porti di Marghera-Venezia e Chioggia". "I recenti attacchi mossi da più ambienti e dalle amministrazioni locali - sottolinea Dello Iacono - sono volti a spingere la Porto di Carrara ad abbandonare la propria attività e a lasciare spazio ad altri? Ci si attende che, per effetto di provvedimenti come il sequestro dei mezzi portuali di proprietà attuato ieri, spingano la Porto di Carrara a cessare la propria attività? Chi lo pensa si sbaglia totalmente: la Porto di Carrara tutelerà con fermezza i propri interessi, i suoi 180 dipendenti, i suoi clienti, i suoi soci lavoratori portuali e i suoi fornitori e risponderà chiedendo - come ha già avuto modo di dire - il risarcimento dei danni subiti. La Porto di Carrara, nonostante il decremento dei traffici, è una società solida e, a parte gli interessi negli altri porti veneti dove ha oltre 200 dipendenti, eroga solo a Carrara emolumenti per oltre 7 milioni di euro e paga imposte e contributi per oltre euro 8 milioni".(ANSA).

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