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In vigore la nuova normativa per il dragaggio dei porti

Sottosegretaria Velo, concluso lavoro in vista riforma governo

06 settembre, 20:38
In vigore nuova normativa per dragaggio porti In vigore nuova normativa per dragaggio porti

 ''E' in vigore, da oggi, la nuova normativa per le operazioni di dragaggio nei porti italiani''. Lo rende noto la sottosegretaria all'Ambiente Silvia Velo che parla di ''un percorso di riforma atteso da anni'' che ''il ministero dell'Ambiente, anche in vista della riforma del sistema portuale italiano avviata dal governo, ha portato avanti per più di un anno''. ''Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto dragaggi Sin che disciplina le operazioni di dragaggio nelle aree portuali all'interno dei Siti di interesse nazionale e del regolamento per l'immersione in mare dei materiali da escavo dei fondali marini - afferma Velo - si conclude il lavoro portato avanti dal ministero dell'Ambiente per superare le difficoltà che sono state riscontrate in questi anni nella realizzazione delle opere di dragaggio''. ''Si tratta di un pacchetto di interventi, due regolamenti e una modifica normativa, che definiscono, finalmente, un quadro regolamentare chiaro, certezza e semplificazione delle procedure - continua la sottosegretaria - per quanto riguarda i regolamenti, il primo tratta le modalità di dragaggio nelle aree portuali e marino-costiere che ricadono all'interno dei Sin. Il secondo, invece, è il regolamento che disciplina la procedura per l'approvazione dei progetti di dragaggio al di fuori delle aree Sin, le modalità e i criteri per la gestione del materiale dragato, tra cui l'immersione in mare dei materiali di escavo dei fondali marini''. ''Due provvedimenti che si aggiungono alle modifiche contenute nel Collegato ambientale - prosegue Velo - con un'altra modifica al Collegato ambientale, infine, sono state definite le linee guida e i valori di riferimento che consentono l'automatica deperimetrazione delle aree a mare da Sin a Sir (Siti di interesse regionale)''. Secondo Velo questo è ''un percorso di riforma atteso da anni che va nella direzione della semplificazione normativa e che favorisce l'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili. Un lavoro che il ministero dell'Ambiente, anche in vista della riforma del sistema portuale italiano avviata dal governo, ha portato avanti per più di un anno''. (ANSA).

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