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Porti: Napoli, Studio su aria, polveri sottili sotto limite

Sforamenti solo su benzene. Basile, attenzione resta alta

28 settembre, 16:09
(ANSA) NAPOLI, 28 SET - Le emissioni del porto di Napoli contribuiscono all'inquinamento della città ma i valori sono in generale al disotto del limite di legge, tranne che per il benzene in via Marina.

E' quanto emerso da una doppia indagine condotta da Orion dall'Università Federico II di Napoli, e dall'Istituto Motori del Cnr. Dall'indagine di Orion emerge che "su via Marina ed al varco Bausan, per sei settimane nel per periodo invernale dal 20 gennaio all'8 marzo 2016, nel porto e nelle zone limitrofe misurate in un raggio di 1,5 km in cinque direttrici dal porto, i livelli di inquinamento atmosferico da benzene No2 (diossido di azoto) e So2 (anidride solforosa) sono in generale al di sotto dei limiti annuali". L'unico valore che preoccupa è quello del benzene che in via Marina è di 7 mg per metro cubo d'aria e supera il limite massimo fissato in 5 mg.

Per quanto riguarda il diossido di azoto i valori registrati non superano mai il valore limite annuale previsto per legge: "Il massimo - afferma Orion - si registra nei pressi del varco Bausan, zona ad alto traffico veicolare, ma è la metà del limite". I dati elaborati dall'Università Federico II mostrano che "i livelli di concentrazione delle polveri misurate nell'area portuale di Napoli nel periodo marzo-aprile 2016 sono non significativamente superiori a quelli rilevati in altre zone della città ad alta densità di traffico", mentre le misurazioni effettuate a giugno di quest'anno "indicano un aumento delle concentrazioni di polveri associato a un elevato livello di traffico di navi di linea, crociere e cargo". Il commissario del Porto di Napoli, Antonio Basile ha sottolineato che nonostante i dati incoraggianti "l'attenzione resta alta" e che tra i provvedimenti adottati c'è l'obbligo per le navi di cambiare combustibile prima dell'attracco "con concentrazioni di zolfo molto inferiori a quelle emesse in navigazione".

Basile ha sottolineato la sinergia con il Comune di Napoli e la messa in atto del "piano di efficientamento energetico che perseguiamo - ha affermato - con l'istallazione di un sistema fotovoltaico".

Difficile, invece, l'elettrificazione delle banchine: "Questa soluzione - ha detto il Commissario del Porto di Napoli - viene considerata la soluzione al problema dell'inquinamento, ma una una nave assorbe 20 megawatt e di solito ci sono quattro o cinque navi attraccate in porto. Per avere 100 megawatt servirebbero milioni di investimenti e opere faraoniche. Ricordo anche - ha aggiunto Basile - che non tutte le navi sono già predisposte per ricevere elettricità dalle banchine".

Quanto ai rapporti con il Comune di Napoli, Basile ha affermato che: "se si ferma il traffico in via Marina non si può pensare di non far entrare navi nel porto: impossibile paralizzare la prima industria della città". Da parte del Comune il vicesindaco Raffaele Del Giudice ha affermato: "abbiamo istituito un tavolo permanente con l'Autorità Portuale, per dare continuità alla nostra azione. Stiamo lavorando sulla tracciabilità degli inquinanti - ha aggiunto il vicesindaco di Napoli - ma anche sull'ipotesi di nuove ztl concordate con residenti e commercianti che potrebbero essere istituite anche nella zona del porto".

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