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Porti: Trieste punta a 60 milioni di tonnellate di merci

D'Agostino, raggiungeremo obiettivo 7.000 treni

29 settembre, 15:40
(ANSA) - TRIESTE, 29 SET - "Trieste per crescere ancora di più deve aggiungere altri "step" e il primo è quello di integrare la filiera marittima con la filiera intermodale e su questo siamo il primo porto in Italia e consolidiamo la posizione con una crescita del 5% per cui quest'anno puntiamo a 60 milioni di tonnellate. Dall'altra parte siamo il primo porto in Italia dal punto di vista ferroviario, perché quest'anno avendo già fatto più di 3.500 treni nei primi sei mesi, sicuramente raggiungeremo l'obiettivo di 7 mila treni". Sono le previsioni dell'attività del Porto di Trieste espresso dal presidente dell'Autorità Portuale, Zeno D'Agostino, a margine della presentazione della Barcolana.

Secondo D'Agostino, "l'efficienza di un porto non si misura solo attraverso le cifre tradizionali. Sarebbe ora che si iniziasse, non solamente a Trieste, a valutare le performance di un porto con criteri e con ordine quantitativi diversi da quelli che sono utilizzati oggi". Per il responsabile del porto triestino, "in molti casi vediamo porti che crescono ma con una occupazione che cala, in altri casi porti che crescono ma il valore aggiunto cala. Io azzardo: potrebbe anche calare il traffico del porto, ma se questo genera attività ad alto valore aggiunto che crea a sua volta occupazione, probabilmente sarei felice. Come sarei felice vedere il traffico che cala ma aumenta l'occupazione e il valore e questo è possibile se alle normali attività portuali si integrano altre attività", ha aggiunto.

"Il primo elemento per noi è quindi quello del potenziamento dell'integrazione intermodale con quelli che sono i nostri bacini del mercato internazionale - ha spiegato D'Agostino - Secondo elemento è aumentare il valore delle attività che si sviluppano nel porto e nel sistema portuale nel complesso.

Quindi non solo attività all'interno dello scalo ma anche in quelle aree e in quelle piattaforme che stanno sempre più integrandosi con le attività portuali, vedi interporto di Fernetti piuttosto che le aree sul canale industriale delle Noghere. Il tutto naturalmente con l'utilizzo del punto franco".

(ANSA).

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