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Fedespedi, bene la riforma dei porti ma troppe norme

Merlo, l'Italia crede nello sviluppo dell'economia del mare

01 dicembre, 10:34

(ANSA) - MILANO, 29 NOV - Gli spedizionieri italiani accolgono "positivamente" la recente riforma dei porti varata dal Governo, anche se permangono perplessità, prima fra tutte "le norme sul regime Iva nei depositi doganali, che rappresentano di fatto un fattore di distorsione dei traffici verso i porti esteri a noi vicini, come ad esempio Marsiglia e Capodistria": lo ha detto a Milano il presidente di Fedespedi, Roberto Alberti, in occasione dell'assemblea pubblica 2016 della Federazione Spedizionieri. Alberti ha sottolineato che in Italia continua a pesare la "complessità burocratica delle norme". Il gigantismo navale oggi in atto nel mondo porta secondo Alberti ad una "corsa acritica dei porti per soddisfare le sempre crescenti necessità dell'armamento mondiale, fino all'eccesso di offerta di stiva". Le aziende rappresentate da Fedespedi sono state capaci finora di garantire i servizi richiesti dal sistema manifatturiero e distributivo. E' necessario però che il Governo continui a dare attenzione all'economia del mare.

"E' in atto un processo di trasformazione dello shipping mondiale - ha detto il consigliere del ministero delle Infrastrutture, Luigi Merlo - e per la prima volta in Italia c'è una politica sull'economia del mare che si basa su una visione e su una seria programmazione, proprio nell'interesse di tutti i soggetti che operano nel marittimo, compresi appunto gli spedizionieri".(ANSA).

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