(ANSA) - PECHINO, 15 MAG - La 'Belt and Road', il maxi piano
cinese per una nuova Via della Seta è "una sfida per l'Europa" e
avrà successo nella misura in cui "le economie dei Paesi
diverranno più libere e diversificate, e le barriere commerciali
ridotte". Lo ha detto, nel suo intervento al Forum in corso a
Pechino, Paolo Gentiloni, sottolineando che la parola chiave è
la "connettività: connettività tra Europa e Asia e i vantaggi
che ne seguiranno". E' importante "la sinergia fra i progetti
asiatici e quelli europei", ha aggiunto ricordando poi la
"posizione privilegiata" dell'Italia, "al centro del
Mediterraneo" ed il "grande potenziale italiano su porti e la
logistica". Gentiloni si è poi detto d'accordo con il presidente
cinese Xi Jingpin nell'importanza di una "maggiore efficacia dei
processi di governance della globalizzazione", rinviando il tema
all'appuntamento del prossimo G7 di Taormina. "L'Italia è pronta
a fare la sua parte", ha detto Gentiloni mentre Xi si è detto
fiducioso sul fatto "che il G7 possa svolgere un ruolo
costruttivo e favorire un clima positivo".
Dalla Via della Seta cinese - ha poi commentato Gentiloni -
deriva "un messaggio di superamento di barriere e di costruzione
di infrastrutture che collegano i diversi Paesi, di
valorizzazione dei nostri porti e delle nostre reti di
comunicazione". L'idea che "tutti unisce" - ha concluso - è
questa: "colleghiamo l'area del mondo che oggi cresce più
velocemente, l'Asia e sud est asiatico, attraverso l'Asia
centrale, che non è molto infrastrutturata in termini di
collegamenti, con l'area o una delle aree a più alta
redditività, l'Europa. E da lì ci proiettiamo verso il
Continente del futuro, cioè l'Africa".(ANSA).
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