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Porti: Filt, Fit,Uiltrasporti, arrivare alla Corte di Giustizia Ue

"Individuare una soluzione, volta a salvaguardare l'attuale sistema".

05 dicembre, 20:39

(ANSA) - GENOVA, 05 DIC - Dopo l'intervento della Commissione europea che considera incompatibili le esenzioni fiscali concesse ai porti italiani con le norme sugli aiuti di stato dell'Unione Europea Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti chiedono di "individuare una soluzione, volta a salvaguardare l'attuale sistema". "Se fosse necessario - scrivono in una nota - si deve ricorrere alla Corte di Giustizia dell'Ue perché il nostro sistema è sano e trasparente, non si configura alcuna concorrenza sleale e merita il giusto e dovuto rispetto".

Le tre organizzazioni sindacali esprimono forte "preoccupazione per la tenuta del nostro sistema portuale, considerando la sua evidente strategicità nazionale oltre al conseguente stravolgimento della legge 84/94 che ne regola il contesto".

"Non c'è stato da parte della politica un sufficiente impegno nel difendere le sostanziali differenze tra i nostri porti e quelli degli altri paesi Ue", lamentano anche. "E' assolutamente sbagliato ed improponibile paragonare le nostre Autorità di Sistema Portuale, enti pubblici non economici, a qualunque altra impresa - sottolineano tra l'altro - e conseguentemente sostenere che i canoni si configurano come utili e quindi da tassare. Il ruolo delle AdSP, svolto per conto dello Stato, è assolutamente rivolto al funzionamento dell'ente pubblico e allo svolgimento delle sue funzioni pubblicistiche che non perseguono fini di lucro", "svolgono funzioni di affidamento e controllo delle attività finalizzate alla fornitura a titolo oneroso agli utenti portuali di servizi di interesse generale con precisi compiti di indirizzo, programmazione, coordinamento, promozione e controllo delle operazioni portuali". "Scongiuriamo fortemente e ci opporremo con determinazione - concludono Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti - alla trasformazione delle nostre AdSP in SpA che devono restare pubbliche a difesa dell'interesse generale affinchè i nostri porti possano davvero continuare ad essere asset strategico per il Paese e la stessa Europa".

(ANSA).

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