(ANSA) - PALERMO, 27 APR - Per l'assessore siciliano
all'Agricoltura, Nino Caleca, il governo nazionale deve "mettere
al centro dell'agenda politica il Mediterraneo". "Il sistema
della pesca nella politica italiana - dice Caleca a margine
degli stati generali della Pesca a Palermo -, non può essere
appaltato all'Europa. I pescatori non sono nemici del
Mediterraneo, ma 'coltivatori del mare'". Occorre fare in modo
che le norme dell'Ue e quelle italiane puntino a valorizzare la
pesca e gli operatori del mare". "Va bene il fermo biologico -
aggiunge - ma bisogna puntare sulla pesca tradizionale". Per
Caleca va ridiscussa la stretta dell'UE sulla riduzione delle
imbarcazioni. Sono una trentina le marinerie in Sicilia, 3 mila
i pescherecci, tra i 15 mila - 20 mila i lavoratori del
comparto nell'isola.
"L'Europa - sottolinea l'assessore - continua a dirci di
rottamare le imbarcazioni e ridurre il numero di pescatori, noi,
al contrario, vogliamo invertire questa tendenza".
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