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Crociere:Salerno, nuova sfida è sfruttare tutta la filiera

Mignone (Propeller club), territorio non perda occasione

30 settembre, 16:52
Crociere:Salerno, nuova sfida è sfruttare tutta la filiera Crociere:Salerno, nuova sfida è sfruttare tutta la filiera

(ANSA) - SALERNO, 30 SET - L'esperienza della crociera per la città che l'accoglie, deve andare oltre l'arrivo della nave in porto, ma proseguire a terra con un territorio che sia in grado di cogliere le opportunità legate all'unico settore turistico immune dalla crisi. È quanto emerso dalla tavola rotonda "Porto di Salerno: crociere, turismo, commercio e opportunità per il territorio", organizzata dal Propeller Club port of Salerno per fare il punto su un settore che a Salerno sta conoscendo un grande sviluppo, con una movimentazione di oltre 140 mila passeggeri. Una cifra destinata a crescere ancora, viste le cifre complessive che parlano di oltre 11 milioni di passeggeri previsti in arrivo in Italia per il 2015, di cui il 35,1% concentrato nel Tirrenio centro-meridionale. In particolare la Campania è la quarta realtà della penisola con 7 porti attivi e il 12,4% dei passeggeri totali. Numeri incoraggianti anche per Salerno, quindi, che aspetta anche le infrastrutture per il Polo dedicato alle crociere.

"Risultati - ha sottolineato il presidente dell'Autorità portuale, Andrea Annunziata - frutto delle scelte delle più importanti compagnie che hanno creduto nel porto anche nei momenti più difficili. Con l'arrivo della Stazione Marittima e della relativa banchina, ci libereremo della zavorra che ci ha frenato". Una fiducia alimentata anche dall'invidiabile "stato di salute" delle crociere evidenziato da Francesco Di Cesare, Presidente di Risposte Turismo, rete di consulenti specializzati: "Il settore - ha spiegato - è caratterizzato da una forte concentrazione sia sul lato dell'offerta sia su quello della portualità. Ciò che più conta è però il peso dell'impatto economico sul territorio di cui nave e passeggero sono solo l'aspetto visibile". Non va dimenticato nfatti l'indotto, dagli approvvigionamenti tecnici alla manutenzione alle forniture alimentari. Per puntare fino in fondo a sfruttare tutta la filiera, è necessario, ha spiegato Anna Karini Santini, Public Relations and Port Development Manager di Royal Caribbean, "un forte dialogo tra istituzioni e player del mercato. A noi non interessa la bellezza o meno di una Stazione Marittima o di qualsiasi altra infrastruttura. Ciò che fa la differenza è la sua funzionalità, la capacità di operare in modo efficiente e veloce. La decisione che ci fa scegliere un approdo o un altro, è legata soprattutto a quello che c'è alle spalle del porto. Per agganciare i turisti è necessario un marketing territoriale semplice ed efficace". Spunti interessanti per gli operatori che sono chiamati ad agire come sottolineato dal presidente del Propeller Club di Salerno, Alfonso Mignone: "Rilanciare l'economia del mare - ha detto - significa rilanciare l'economia del Paese. Abbiamo il porto, le navi, invito il territorio a non perdere quest'occasione. È il momento di dare risposte". (ANSA).

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