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Tirrenia: Onorato attacca, Clessidra e società smentiscono

Annuncio a pagamento dell'armatore di Moby, tutti contro fusione

30 settembre, 22:40
Tirrenia: Onorato attacca, Clessidra e società smentiscono Tirrenia: Onorato attacca, Clessidra e società smentiscono

 (ANSA) - MILANO, 30 SET - Il presidente di Moby, l'armatore Vincenzo Onorato, fa pubblicare sui quotidiani economici una pagina a pagamento nella quale attacca il suo ex socio Clessidra e l'amministratore delegato di Tirrenia per la mancata fusione tra i due gruppi, con ricorso a un arbitrato. Ma gli altri soggetti non ci stanno e rimandano le accuse al mittente. "Io mi sento preso in giro - afferma Onorato in relazione alla battaglia in corso tra i soci della compagnia di trasporto marittimo privatizzata nel 2011 - perché gli accordi sottoscritti con il sorriso furono disattesi dopo pochissime settimane di lavoro. L'amministratore delegato di Tirrenia si schierò immediatamente con il socio finanziario (cioè Clessidra, Ndr.) e la Tirrenia in breve divenne il peggior nemico di Moby", spiega Onorato, che sostiene come "ogni soluzione prospettata, anche finanziaria, è stata rifiutata" e come la sua famiglia non faccia finanza, ma impresa. Il fondo Clessidra guidato da Claudio Sposito giudica "gravissime e infondate le affermazioni" di Onorato e "si riserva di agire in ogni sede" nei suo confronti "a tutela della propria immagine e per il risarcimento del danno". In una nota il fondo rileva in particolare che "la mancata fusione tra Moby e Tirrenia non è certo imputabile a Clessidra, ma dipende dal provvedimento del 18-23 settembre 2013 dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato". Secondo Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione "il piano industriale originario, approvato da tutti i soci, fu fatto prima dell'acquisizione del ramo d'azienda Tirrenia con i pochi dati disponibili. Solo in seguito si è palesato il sensibile deficit delle tratte in convenzione: per questa ragione è stata applicata una clausola del contratto che prevede la salvaguardia dell'equilibrio economico finanziario grazie alla quale è stato possibile rivedere alcune tratte in perdita", afferma una nota. "L'amministratore delegato di Compagnia Italiana di Navigazione non si è mai 'schierato' a favore di alcun socio, bensì dalla parte di Tirrenia lavorando costantemente con lo scopo di mantenere i livelli occupazionali, migliorare la flotta e i servizi, unificare i turni di lavoro, migliorare i conti della società, aprire un dialogo con le istituzioni sarde e sviluppare i rapporti con le istituzioni nazionali. Ad oggi tutti obiettivi centrati", conclude la nota. (ANSA).

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