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Crociere via da Tunisi, Astoi a operatori "Restate"

Unwto, il turismo è ancora di salvezza per la Tunisia

20 marzo, 18:02
Crociere via da Tunisi, Astoi a operatori Crociere via da Tunisi, Astoi a operatori "Restate"

s (di Cinzia Conti) (ANSA) - ROMA, 19 MAR - Tre anni fa la tragedia della Costa Concordia, una ferita ancora drammaticamente aperta, e oggi la strage terroristica in Tunisia, pur avvenuta sulla terraferma, rischia di assestare un colpo tremendo all'industria delle crociere. Il mercato europeo proprio ieri per un tragico scherzo del destino "festeggiava" un 2014 positivo, nonostante la crisi: i dati diffusi dalla Cruise Lines International Association al Cruise Ship di Miami parlavano di un aumento dello 0,5%, rispetto al 2013, con un record di viaggiatori: 6.387.000. E l'Italia, con 842.000 passeggeri, si confermava il 3/o mercato europeo. Ma proprio in contemporanea a Tunisi i terroristi seminavano la morte tra i turisti scesi dalle navi al Bardo e il mondo delle crociere si trova a raccogliere i pezzi. Il danno per la Tunisia, per la quale il turismo rappresenta uno dei principali asset economici, è già evidente: sia Costa che Msc hanno deciso di cancellare tutti i prossimi scali a Tunisi. L'altra compagnia che vi faceva scalo, la Norwegian Cruise Line, ha interrotto per protesta gli scali dall'anno scorso, quando il governo tunisino aveva impedito ai passeggeri di nazionalità israeliana di sbarcare dalla Norwegian Jade nel porto di La Goulette. Su Costa Fascinosa si è imbarcato Norbert Stiekema, executive vice president sales & marketing, che ha portato solidarietà ai passeggeri e ha offerto l'opportunità di sbarcare a Palma di Maiorca ed essere reimpatriati gratuitamente. Il Costa Care Team, insieme a Beniamino Maltese, Senior Vice President Costa Crociere, è attualmente a Tunisi e si sta prendendo cura dei familiari delle vittime e dei ricoverati in ospedale. Per Msc è volato a Tunisi il presidente Pierfrancesco Vago: ha incontrato i feriti e le loro famiglie per assicurarsi che stiano ricevendo tutta l'assistenza necessaria e ha incontrato il ministro del Turismo Tunisino, Salma Elloumi Rekik. Un forte appello a reagire al terrore e a "non abbandonare" la meta Tunisia arriva dall'Unwto, l'organizzazione mondiale del turismo. "Il turismo - dice il segretario generale dell'Unwto, Taleb Rifai - è un'ancora di salvezza per l'economia della Tunisia e daremo il nostro sostegno per garantire che possa continuare a fornire opportunità di sviluppo per il popolo tunisino. Come parte della famiglia turismo globale, siamo sotto choc per questi attacchi orribili". Sul fronte italiano scende in campo l'Astoi Confindustria Viaggi: "Bisogna mantenere i nervi saldi - spiega - prima di prendere decisioni drastiche che impattano sui flussi turistici. Tra una quindicina di giorni, passata la prima giustificata reazione emotiva, avremo le idee più chiare e sapremo anche quale sarà la risposta dal governo tunisino sulla sicurezza. Il nostro auspicio al momento è che non si chiuda una destinazione così importante, che l'anno scorso ha mobilitato 260 mila italiani. Il turismo ha anche una funzione sociale e una "missione nobile". Da questo punto di vista abbiamo il dovere di rimanere anche per aiutare la popolazione locale a reagire al ricatto dei terroristi". (ANSA). 

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