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Concordia: rabbia dei superstiti francesi, 'spariti i gioielli'. La difesa della compagnia

Collettivo naufraghi, 'sono stati rubati, Costa ci risarcisca'

06 settembre, 12:36
Concordia: rabbia superstiti francesi, 'spariti i gioielli' Concordia: rabbia superstiti francesi, 'spariti i gioielli'

 I sopravvissuti francesi al naufragio della nave Concordia denunciano "un vero e proprio furto" dei loro beni di valore, gioielli, soldi e apparecchi elettronici lasciati nelle casseforti delle cabine nella fuga precipitosa la sera del 13 gennaio 2012. Lo riferiscono Le Parisien e le Journal du Dimanche, citando Anne Decré, la responsabile del Collettivo dei naufraghi francesi della Concordia (quasi 500 persone), secondo cui le casseforti e il loro contenuto sono "misteriosamente spariti". Il Collettivo ritiene che qualcuno se ne sia impossessato durante le operazioni di recupero o di smantellamento del relitto. Uno dei passeggeri racconta al giornale parigino di aver avuto indietro la sua macchina fotografica, ma non "la collana di perle e gli orecchini di brillanti lasciati dalla moglie" in cabina. "Costa ci prende in giro", aggiunge. La casa madre della Concordia respinge ogni responsabilità, scrive ancora Le Parisien, argomentando che, nei due anni in cui la nave è rimasta incagliata all'isola del Giglio, il relitto era sotto sequestro giudiziario. Inoltre secondo l'armatore, interpellato dal quotidiano, le strutture del ponte 6 "sono state disperse in mare, comprese le casseforti". Una società è stata incaricata di ritrovarle, ma finora "solo qualcuna è stata recuperata". "L'incompetenza di Costa è pari a quella del suo comandante", accusa Anne Decré, chiedendo per i membri del Collettivo un risarcimento pari ai beni scomparsi. "E per quanto riguarda quelli che sono stati rubati, non so nemmeno come riescano ancora a guardarsi allo specchio".

La Compagnia Costa Crociere, in merito alle accuse di furti del contenuto delle cassette di sicurezza avvenuto dopo il naufragio della Costa Concordia all'isola del Giglio il 13 gennaio 2012, respinge ogni responsabilità nelle mancanze riscontrate nei contenuti delle cassette di sicurezza dopo il naufragio. "Non è possibile incolpare Costa Crociere di presunti furti avvenuti a bordo quando Concordia si trovava all'isola del Giglio - precisano dalla compagnia-. Infatti la nave era sotto custodia giudiziaria e non era consentito l'accesso a bordo di rappresentanti della compagnia". "Il Tribunale di Grosseto aveva affidato alla Guardia Costiera italiana - precisa Costa - l'apertura e l'inventario del contenuto delle cassette di sicurezza recuperate su Costa Concordia dalla stessa Guardia Costiera dopo le operazioni di parbuckling. Solo in seguito Costa Crociere e' entrata in possesso di queste cassette di sicurezza, e ha eseguito un dettagliato controllo e riassegnazione ai proprietari del materiale. Costa Crociere sta attualmente contattando tutti gli ospiti coinvolti in modo da riconsegnare loro il contenuto delle cassette di sicurezza recuperate, e gestirà singolarmente tutti gli ospiti le cui cassette di sicurezza siano risultate danneggiate o irrecuperabili". L'operazione di consegna del contenuto delle cassette di sicurezza della Concordia é dunque ancora in corso. La sparizione di preziosi dalle cassette della Concordia, denunciata oggi su alcuni giornali francesi da Anne Decrè, Presidente del Comitato dei naufraghi francesi della Concordia per le ragioni sopra esposte 'non può dunque vedere responsabilità della compagnia'. "La signora Decre' e' il Presidente del Collectif des Naufrages Francais du Concordia.Con questo gruppo di 250 persone - precisa Costa Crociere- sono state realizzate negoziazioni fin dall'inizio, anche dando loro compensazioni anticipate. Quasi tutti i membri del Collettivo sono stati completamente indennizzati dei danni subiti, compresi quelli legati al contenuto delle cassette di sicurezza e solo pochi di essi stanno ulteriormente negoziando delle compensazioni aggiuntive per il contenuto delle cassette di sicurezza attraverso i loro legali. Non ci sono contenziosi aperti con nessuno di loro. Costa Crociere riafferma che, fin dall'inizio, ha ottemperato la sua responsabilità civile verso tutti coloro che hanno riportato danni a causa dell'incidente della Concordia: questo e' anche confermato dal fatto che al momento più del 90 per cento dei passeggeri di Costa Concordia ha raggiunto un accordo".

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