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Lavoro:marittimi, Onorato contro sindacati non lo appoggiano

Armatore vuole italiani su navi italiane

08 giugno, 17:55
Lavoro:marittimi, Onorato contro sindacati non lo appoggiano Lavoro:marittimi, Onorato contro sindacati non lo appoggiano

(ANSA) - GENOVA, 8 GIU - "Sono mesi che combatto una battaglia per l'occupazione degli italiani. Pochi sanno che, per una vecchia legge del 1998, gli armatori italiani hanno la quasi totale esenzione dal pagare le tasse. Tanta generosità da parte dello Stato era e sarebbe dovuta all'impegno di imbarcare marittimi italiani. Con gli anni, anche con specifici accordi sindacali, gli armatori hanno disatteso quest'impegno imbarcando al posto degli italiani, lavoratori extracomunitari a stipendi da fame. Il risultato è disoccupazione per la nostra gente con la beffa che gli armatori continuano a non pagare le tasse". Lo scrive l'armatore Vincenzo Onorato che critica anche l'invito di Cgil, Cisl e Uil a "abbassare i toni e sotterrare l'ascia di guerra" sul tema. Ma dai sindacati, secondo Onorato, "non un cenno, neppure velato, alla prossima legge europea oggi alla Commissione della Camera: l'Italia estenderà le agevolazioni fiscali del Registro internazionale italiano anche alle compagnie che iscrivono le navi in altre bandiere dell'Unione Europea. Cosa vuol dire? Gli armatori italiani cambieranno bandiera, passando dall'italiana ad un'altra europea, conservando l'esenzione fiscale italiana e gli sgravi fiscali e contributivi per i marittimi. Liberi dalla bandiera italiana, potranno sbarcare quei pochi marittimi italiani che hanno ancora imbarcati e godere dell'immunità fiscale del nostro paese. Il danno e la beffa! E il Sindacato che fa? Mi chiede di abbassare i toni". Secondo Onorato, "i lavoratori sono stati abbandonati nelle mani dei padroni del mare. Ciò che delegittima il Sindacato, quel sindacato, ovvero la Triplice che auspica 'toni bassi' sulla vicenda". (ANSA).

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