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Tirrenia: Grimaldi, inaccettabile la richiesta di intervento del Mise

Non contrari alla clausola sociale, purché a favore lavoratori

30 marzo, 18:08

(ANSA) - ROMA, 30 MAR - "Con grande stupore ed incredulità, il Gruppo Grimaldi apprende che il concorrente Tirrenia-CIN, per voce del suo amministratore delegato, richiede nuovamente l'intervento del Ministero dello Sviluppo Economico onde poter continuare a garantire la propria operatività. Tale richiesta di Tirrenia-CIN è assolutamente inaccettabile". Lo afferma il Gruppo Grimaldi in una nota, evidenziando che Tirrenia-Cin "ha beneficiato nel corso degli anni di enormi vantaggi competitivi, ricevendo centinaia di milioni di euro di sussidi da parte dello Stato; non ha pagato allo Stato Italiano quanto dovuto per l'acquisto degli asset della vecchia Tirrenia di Stato, pari a circa 200 milioni di euro; non paga da anni molti dei suoi creditori (banche, obbligazionisti, ecc.) e fornitori; non paga allo Stato le tasse portuali relative all'approdo delle proprie navi negli scali italiani". Inoltre, sull'impugnazione della clausola sociale inserita nei bandi di gara per la continuità territoriale, il gruppo partenopeo precisa che "non è assolutamente contrario all'introduzione della clausola sociale e, anzi, propone di salvaguardare in modo serio e durevole l'occupazione del personale Tirrenia-CIN senza che la protezione sociale sia strumentalizzata per impedire l'apertura dei mercati, a tutela dei consumatori e dei territori, come segue: risolvere il contratto con Tirrenia-CIN per inadempienza, ormai acclarata da tempo, come fatto a suo tempo per la società Siremar, come peraltro già comunicato alle competenti Autorità; mettere le navi della Tirrenia-CIN all'asta e così garantire, attraverso l'introduzione della clausola sociale, come previsto dalle norme nazionali ed europee, l'occupazione del personale relativo a tali navi". "Il Ministero dello Sviluppo Economico si garantirebbe così finalmente, attraverso la vendita di tali asset, l'intero recupero del credito maturato (anche con gli interessi) per il prezzo mai pagato", prosegue la nota.

"Viceversa, la clausola sociale così come inserita negli attuali bandi di gara per l'ottenimento dei contributi per la continuità territoriale, oltre che in contrasto con i principi comunitari e nazionali, è solo un modo per disincentivare la partecipazione degli armatori ovvero garantire la ristrutturazione di Tirrenia-CIN a danno dei competitors", aggiunge. In generale, Grimaldi evidenzia tra l'altro che "la Convenzione per la continuità territoriale è scaduta il 18 luglio 2020", che "Tirrenia-CIN ha operato in condizioni di concorrenza sleale", che "le Autorità Antitrust, dei Trasporti e Anticorruzione hanno già tutte chiaramente sottolineato che non ci possono essere proroghe" e che la stessa Tirrenia-CIN "è già stata condannata e pesantemente sanzionata per abuso di posizione dominante".

(ANSA).

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