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Libri: torna in libreria 'Il caso Lusitania'

La tragedia del mare che motivo' l'entrata in guerra degli Usa

30 maggio, 16:56
Il caso Lusitania Il caso Lusitania

(ANSA) - GENOVA, 30 MAG - Torna in questi giorni in libreria, ripubblicato da

Mursia

, ''Il caso Lusitania'', un classico della storia marinara in cui viene ricostruita la tragedia in mare di una delle piu' belle navi del mondo, varata nel 1907 davanti a oltre 200 mila persone, che fu all'origine dell'entrata in guerra degli Usa nel primo conflitto mondiale.

Alle 14.10 di venerdi' 7 maggio 1915, la turbonave Lusitania della Cunard Line, in viaggio da New York a Liverpool, fu silurata da un sommergibile tedesco U-20. Colo' a picco in diciotto minuti. 1.201 furono le vittime, delle quali piu' di cento erano americane. Christian Droste e Renato Prinzhofer ricostruiscono, sulla base di un'accurata documentazione, le dinamiche della campagna di stampa scatenata l'indomani della tragedia che ebbe l'effetto di cambiare l'atteggiamento dell' opinione pubblica statunitense, fino allora non interventista, nei confronti della guerra in Europa. La tesi di Droste e Prinzhofer e' che si tratto' di un casus belli orchestrato ad arte per consentire e giustificare, oltre all'aiuto industriale e finanziario degli Usa, anche il loro diretto intervento nel conflitto, decisivo per la sconfitta della Germania ma anche vantaggioso per gli interessi privati delle corporation americane.

Poche settimane prima della tragedia, l'ambasciata tedesca negli Usa aveva diffuso un avviso in cui ricordava ai viaggiatori che la Germania e l'Inghilterra e i rispettivi alleati erano in guerra; scriveva: ''i passeggeri che viaggiano su navi della Gran Bretagna o dei suoi alleati lo fanno a loro rischio e pericolo''. L'annuncio venne pubblicato il 1 maggio sui giornali del mattino di New York. Lo stesso giorno partiva il Lusitania che batteva bandiera britannica. Un avvertimento? Una coincidenza? La stampa si scateno'. Il caso Lusitania fu innanzitutto un caso mediatico e il saggio di Droste e Prinzhofer lo ricostruisce partendo proprio dall'analisi dei giornali dell'epoca. Settimana dopo settimana, in un crescendo di interviste ai superstiti, di indagini giornalistiche della stampa di tutto il mondo, si fronteggiano due tesi: quella di un'aggressione deliberata e ingiustificata a una nave passeggeri e quella di un legittimo atto di guerra della Germania contro una nave che contrabbandava materiale bellico dagli Usa all' Inghilterra nonostante la dichiarazione di neutralita' del presidente americano Wilson. (ANSA).

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