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Londra 2012: vela; Italia in mano a Sensini,regina del surf

Azzurra a sesta olimpiade, fari su Conti-Micol nel 470 donne

21 luglio, 23:37
LONDRA 2012:VELA; ITALIA IN MANO A SENSINI,REGINA DEL SURF LONDRA 2012:VELA; ITALIA IN MANO A SENSINI,REGINA DEL SURF

 (ANSA) - ROMA, 20 LUG - La vela in Italia ha un nome, soprattutto quando si avvicinano le Olimpiadi: Alessandra Sensini. E non potrebbe essere diversamente. E' la regina indiscussa del windsurf a livello mondiale ed ha vinto più di chiunque altro nella storia di questo sport con un oro (Sidney 2000), un argento (Pechino 2008) e due bronzi (Atlanta 1996 e Atene 2004) alle Olimpiadi. Oltre a titoli mondiali ed europei. E non è detto che il palmares non si arricchisca a Londra 2012 di una nuova medaglia. La Sensini, livornese di 42 anni, è alla sua sesta partecipazione ai Giochi e guiderà la squadra italiana di vela. Gli atleti azzurri sono 11. Si sono qualificati in nove delle 10 classi in gara ai Giochi. Ma è sulla esperta atleta toscana che, ancora una volta, si concentrano le speranze italiane di un podio, magari anche dorato. Alessandra si sta preparando al meglio: ha già provato campo di regata e vento a Weymouth Bay, dove a fine luglio gli equipaggi scenderanno in acqua. Non vanno però escluse altre sorprese per l'Italia. Una potrebbe arrivare dalla classe 470 femminile. In gara per i colori azzurri c'é l'equipaggio composto da Giulia Conti e Giovanna Micol che già ha partecipato ai Giochi di Pechino 2008. La Conti tenterà di far valere la sua esperienza olimpica, avendo già gareggiato anche ad Atene 2004. La vela italiana perciò punta sulle donne, anche se in federazione preferiscono mantenere basse le aspettative. "Una medaglia ci renderebbe felici, con due stapperemmo una bottiglia di champagne", ha detto il presidente di Federvela, Carlo Croce, alla presentazione della squadra olimpica. Croci ha lasciato intendere che due podi per l'Italia sarebbero un successo inaspettato. La federazione italiana giudica i Giochi di Londra come il momento del passaggio del testimone da una generazione, che ha regalato vittorie e prestigio al tutto il movimento velistico azzurro, ad un nuovo gruppo che punta decisamente ai Giochi di Rio 2016. Un discorso a parte, invece, lo merita l'equipaggio maschile della classe 49er. A Londra non sarà presente la coppia formata dai fratelli Gianfranco e Pietro Sibello, pluripremiati a livello mondiale e sfortunati protagonisti di un contestato quarto posto a Pechino 2008. I due campioni hanno conquistato la qualificazione, ma problema fisico ha impedito a Pietro di ottenere l'idoneità sportiva e prendere parte ai Giochi e a nulla sono valsi i tentativi di ribaltare tale decisione. Il suo posto al timone è stato preso dal giovane palermitano Giuseppe Angilella. Non vanno però dimenticati gli altri azzurri in acqua, chiamati a tenere alto l'onore azzurro ed a fare esperienza. Nella classe Rs:X gareggerà Federico Esposito. Nella classe 470 maschile scendono in acqua Gabrio Zandonà e Pietro Zucchetti. Francesca Clapsich ci proverà nella classe Laser radial. Michele Regolo gareggia nella classe Laser standard. I colori azzurri nella classe Finn sono affidati a Filippo Maria Baldassari; quelli della classe 2.4 mR a Fabrizio Olmi. Marco Gualandris e Marta Zanetti competono nella classe Skud 18. Antonio Squizzato, Massimo Dighe e Paola Protopapa compongono l'equipaggio azzurro della classe Sonar. Il ruolo di grandi protagonisti di queste Olimpiadi lo giocano gli inglesi, per tradizione e perché in casa. Sono loro i superfavoriti nelle 10 discipline di vela. Ma nella vela nulla va dato per scontato e, soprattutto, ai Giochi c'é sempre spazio per qualche outsider. Attenzione alla affermata scuola brasiliana e agli emergenti cinesi. La star sarà sicuramente l'inglese Ben Aisle: è l'astro della classe Finn, uomo simbolo e talento riconosciuto anche da tutti i suoi avversari. Ma i riflettori saranno ovviamente puntanti anche sulla Sensini. La campionessa italiana se la dovrà vedere con alcune delle sue rivali storiche. Le avversarie più temibili sono la cinese Lee Lai Shan, l'israeliana Lee Korsitz, la polacca Zofia Noceti Jineta Klebacka e la spagnola Marina Alabau. (ANSA). FTM/ S0B QBXB

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