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Vela: Volvo Ocean Race, fra le Canarie e l'Africa

I sette team alla ricerca degli alisei, a cinque giorni dalla partenza

17 ottobre, 18:42
Vela: Volvo Ocean Race, fra le Canarie e l'Africa Vela: Volvo Ocean Race, fra le Canarie e l'Africa

(ANSA) - GENOVA, 17 OTT -  La flotta della Volvo Ocean Race,  il giro del mondo a vela a tappe in equipaggi, partita lo scorso sabato da Alicante diretta verso Città del Capo, naviga nel canale fra l'arcipelago delle Canarie e l'Africa con vento leggero. La distanza fra il leader provvisorio, Dongfeng Race Team e Team Vestas Wind in settima posizione, è solo di poco più di 14 miglia, quando ne mancano ancora oltre 5.500 al traguardo. I sette monotipo Volvo Ocean 65 proseguono compatti la loro discesa verso il Sudafrica, a passo lento viste le condizioni di vento leggero presenti sulla zona. I tanto desiderati alisei, infatti, sembrano ancora lontani e i 66 velisti sono impegnati in una stressante lotta per la brezza un poco più intensa e la velocità migliore.

 

Verso le tre della notte tra mercoledì e giovedì, tutta la flotta ha strambato a sud ovest di Lanzarote, guidata dal team franco/cinese di Dongfeng Race Team. Ma solo un'ora dopo la leadership è passata nelle mani di Abu Dhabi Ocean Racing dello skipper britannico Ian Walker, grazie a una traiettoria più occidentale. E al report successivo l'equipaggio guidato da Charles Caudrelier ha ripreso la testa. Le barche sono racchiuse in un raggio di poco più di 14 miglia, fare previsioni a lungo termine è veramente difficilissimo, e come in una regata costiera le manovre sono continue e la fatica comincia a farsi sentire.

“Si vira in continuazione, si cerca di entrare prima nel vento fresco. I momenti di riposo sono pochissimi.” racconta l'Onboard reporter di Abu Dhabi Ocean Racing Matt Knighton. “Ogni manovra prendeva almeno 20 minuti per spostare le diverse tonnellate di materiale, cibo, vele e acqua da un bordo all'altro. Dopo così tante virate e strambate, però, adesso ci si impiega solo 10 minuti. Il vento è leggero e il mare è calato, ma con la flotta così vicina nessuno può permettersi di dormire, sono condizioni quasi da Mediterraneo, non le migliori per navigare veloci, ma di certo la situazione è interessante e non ci si può permettere un attimo di tregua. Quando si va a riposare, si cerca di stare il più a prua possibile, per avere i pesi concentrati avanti.”

In questi continui capovolgimenti di fronte, alcuni scendono nella classifica provvisoria e alcuni recuperano posizioni, come il caso del team spagnolo guidato da Iker Martinez MAPFRE, ora nella “pancia” della flotta in quarta posizione e che nei primi giorni di navigazione ha dovuto affrontare qualche piccolo problema tecnico. “Ieri abbiamo navigato di bolina per un tratto, ma non per tanto, poi il vento è calato molto e quindi abbiamo potuto mettere un po' di ordine a bordo. Carlos (Hernández) ha potuto riposarsi un po' visto che la notte scorsa ha preso un brutto colpo alla mascella, e adesso è di nuovo operativo. Ñeti, Nico e Anthony hanno riparato il fiocco frazionato e hanno fatto altri lavori sottocoperta. Quando il vento è calato quasi completamente, l'altra sera, abbiamo incrociato vicinissimi Team SCA, ci siamo salutati e augurati buona fortuna.” ha raccontato da bordo di MAPFRE l'Onboard reporter argentino Francisco Vignale. Carlos Hernández, tuttavia non è stato il solo ad avere qualche problema fisico.

Su Team Alvimedica dove è presente Alberto Bolzan, l'unico velista italiano di questa edizione del giro del mondo, l'Onboard reporter americano Amory Ross è scivolato e si è slogato una spalla, un problema che però ha risolto in pochi minuti.

 

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