Aree marine, nuovi strumenti su barche per proteggere acque
Progetto Cluster, geolocalizzazione e app per chiudere scarichi
10 novembre, 14:03Non solo teoria, il piano è in fase di sperimentazione su tre imbarcazioni ormeggiate nel porto di Cagliari. "Si tratta di connettere - spiega Patrizia Serra, tutor del progetto - i porti e le aree marine. Con benefici per tutti, sia per gli operatori, sia per l'ambiente. Naturalmente si offrono con la geolocalizzazione anche tanti servizi ai diportisti". Gli stessi operatori potrebbero fregiarsi di una sorta di bollino green.
Come dire: non inquiniamo, ma aiutiamo a tenere pulito il mare.
Il sistema prevede non solo il controllo degli scarichi ma anche l'ingresso in una rete di informazioni utili per la navigazione, e anche un sistema di alimentazione a energia rinnovabile. Come funziona? Una volta in prossimità dei confini di aree protette il sistema chiude gli scarichi di acque nere e grigie e interviene con soluzioni ad hoc sia per le acque di sentina, sia per gli scarichi di emissioni dei motori.
La geolocalizzazione semplifica, inoltre, la navigazione e facilita gli operatori nel proporre servizi di rimessaggio, manutenzione, riparazione, bunkeraggio, supporto alle emergenze, assistenza all'approdo. Aree marine protette, porti e marine saranno portatori d'interesse. Obiettivi? Imbarcazioni sostenibili, intelligenti, sicure, e integrate con i paradisi marini che circondano la Sardegna. (ANSA).