Percorso:ANSA > Mare > Nautica e Sport > Nautica: rapporto Cna, Italia leader mondiale per i superyacht

Nautica: rapporto Cna, Italia leader mondiale per i superyacht

Rapporto, fatturato sfiora 4 mld, +18%

31 maggio, 18:51

 L'Italia conferma la sua leadership mondiale per il settore dei grandi yacht. Il 31,6% della flotta mondiale è made in Italy. Il 41,3% dei grandi yacht è in costruzione in un cantiere italiano. Sono dati emersi nel corso della presentazione del sesto rapporto Cna Nautica, presentato oggi alla Spezia. "Il 2017 è il secondo anno di crescita a doppia cifra in Italia per il mercato nautico, con un fatturato che sfiora i 4 miliardi (+18%). C'è una ripartenza del mercato interno, con prospettive per il settore buone per il prossimo quinquennio" ha spiegato l'esperto del settore per Cna Lorenzo Pollicardo. I dati raccolti confermano anche un aumento delle 'toccate' dei grandi yacht sulle coste italiane, 8.200 nel 2017, con una permanenza media che si avvicina alle 4 giornate.

Anche nella cantieristica l'Italia si difende, con 7 cantieri tra i primi 20 al mondo e il podio tutto tricolore. Cresce nel 2016 il numero dei posti barca, oltre 158 mila, quasi il 40% sotto i 10 metri. A Liguria, Campania e Lazio spetta il primato, ancora riferito al 2016, con più unità immatricolate: in Liguria sono oltre 19 mila. Il mercato globale vede impiegati nel settore della nautica 1 mln di occupati diretti in 100 mila aziende, per un fatturato di 45 mld di euro, 20 dei quali generati dalla cantieristica. Il Mediterraneo si conferma leader nel refit&repair, settore sempre più trainante anche nel Paese.

Giuliana Vatteroni, coordinatrice Cna Nautica La Spezia, ha illustrato il primo focus che si è svolto in Italia sul settore e che ha preso avvio da febbraio nella città ligure coinvolgendo 60 imprenditori di ogni settore. "A livello provinciale abbiamo 7 mila posti barca, un terzo della regione. Ma non sono sufficienti, vista la ripresa e il trend turistico, e il rischio di perderne per gli eventi alluvionali sul fiume Magra.

Occorrono grandi interventi strutturali, il recupero di spazi in Arsenale o nelle ex aree industriali, ma anche uno snellimento burocratico. Le piccole imprese locali hanno preso consapevolezza che per rimanere competitive sul mercato devono produrre qualità e fare squadra".

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA