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Scatta ordinanza, diportisti Trieste tutti in barca

File anche davanti ai negozi di nautica

27 aprile, 21:38
Scatta ordinanza, diportisti Trieste tutti in barca Scatta ordinanza, diportisti Trieste tutti in barca

 (di Francesco De Filippo)  - Dopo quasi due mesi chiusi in casa, ai triestini non è sembrato vero uscire e spingersi fino alla barchetta ormeggiata lungo le Rive per prepararla in vista dell'estate. Certo, non si può andare per mare - è consentito per ora solo un giro di prova - ma intanto gli scalpitanti cittadini possono almeno annusare l'aria di mare, grazie alle minori limitazioni imposte dall'ordinanza del Governatore Fedriga, che autorizza la manutenzione delle barche da diporto e delle darsene. La città ha un congruo numero di ormeggi sul lungomare, affollato di circoli nautici: alle dieci in Sacchetta c'era già una decina di persone al lavoro, poi sono giunti davvero in tanti. Con le mascherine e da soli hanno lavorato di gomito per ripulire, ammodernare, svuotare le sentine, lucidare le bitte, avviare i motori spenti da mesi ed effettuare i lavori di rimessaggio in previsione della agognata uscita in mare. Perfino davanti ai negozi di nautica si sono formate code di diportisti in cerca di antivegetativo, vernici, cime e quant'altro. Marco Penso, presidente della società Triestina della Vela, è soddisfatto: "Prima non si poteva nemmeno controllare lo stato delle barche, la loro sicurezza e gli ormeggi". Speriamo di "tornare presto alle tante attività, a quelle giovanili, scuola vela, sport e diporto". Anche i manutentori hanno già da lavorare: Marino Quaiat, titolare dell'omonima Officina Navale, conferma di essere stato "contattato da moltissimi clienti", tra i quali tanti stranieri, di lingua tedesca. In realtà, in diversi Paesi dell'area i cantieri nautici hanno continuato a operare, mentre in Italia erano chiusi con la conseguenza di clienti che si sono rivolti all'estero. Anche il patron della Barcolana, la regata più grande del mondo, Mitja Gialuz, commenta positivamente la disposizione regionale. "C'è stato grande rispetto delle prescrizioni, ma c'è grande voglia di ritornare a curare le barche e a navigare". Gialuz è convinto che con la fase 2 "si potrà andare in barca, rispettando il distanziamento sociale, in mare forse ci sono meno problemi che sulla terra ferma". Non si sono visti diportisti, invece, sul litorale di Grado e Lignano Sabbiadoro: i proprietari delle barche risiedono infatti all'interno della regione, se non in altre regioni o addirittura di Austria e Germania. (ANSA).

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