Percorso:ANSA > Mare > Shipping e Cantieri > Scontro mercantili: 4 dispersi,ricerche senza esito

Scontro mercantili: 4 dispersi,ricerche senza esito

Navi sotto sequestro, 'da decifrare' le manovre di quella turca

29 dicembre, 23:35
Scontro mercantili: 4 dispersi,ricerche senza esito Scontro mercantili: 4 dispersi,ricerche senza esito

(ANSA) - RAVENNA, 29 DIC - L'unica speranza per loro è che siano riusciti a saltare in extremis su una zattera gonfiabile e che si trovino ora alla deriva in Adriatico. Se invece sono caduti in mare, lo status di "dispersi" è solo un eufemismo: la bassa temperatura già dopo poche decine di minuti sarebbe stata incompatibile con la vita. Per tutta la giornata i soccorritori hanno setacciato invano l'alto Adriatico da Ravenna fino a Pesaro, anche con gli elicotteri, alla ricerca dei quattro marittimi turchi che ancora mancano all'appello dopo la collisione di ieri mattina davanti al porto romagnolo, tre miglia al largo dalla costa, tra la motonave turca 'Gokbel' con 11 membri di equipaggio a bordo, tutti turchi, e quella del Belize 'Lady Aziza', con nove membri siriani. Cinque marittimi turchi sono stati salvati e sono ora ricoverati ma fuori pericolo mentre altri due sono morti, il primo in mare e il secondo all'arrivo in ospedale. Secondo il Procuratore capo di Ravenna, Alessandro Mancini, "è chiara la dinamica" che ha portato alla collisione dei due mercantili. "Su come sia stato possibile e perché - ha precisato - è un'altra questione". Al vaglio soprattutto la "causa umana", ovvero un'errata manovra. Ma l'inchiesta tiene conto anche delle condizioni atmosferiche, definite "particolarmente proibitive" al momento dell'impatto. "Una collisione di questo tipo - ha detto Mancini - non era mai avvenuta a Ravenna", città che ha conosciuto altri gravi incidenti legati all'ambiente marino ma con tutt'altra modalità. Il Pm Stefano Stargiotti, titolare del fascicolo, ha spiegato che la nave è colata a picco in pochi minuti dopo essere stata colpita in zona di poppa. "Quella del Belize stava uscendo - ha ricostruito il Pm - mentre quella turca stava arrivando". L'obiettivo della Procura, che conduce un'indagine penale contestuale a quella amministrativa aperta dalla Capitaneria, è "capire la manovra eseguita": "stiamo acquisendo sia documentazione tecnica" dei due mercantili che le testimonianze dei rispettivi equipaggi. Tanto che "già da ieri stiamo ascoltando sia i marittimi turchi che quelli siriani". Le testimonianze hanno fin qui permesso di ricostruire "molti dettagli". Dal punto di vista tecnico, il radar della ''Lady Aziza'' è apparso in regola. Per fare considerazioni su quello della 'Gokbel' occorrerà attendere il recupero della motonave. Ma è chiaro sin da subito che "la manovra che desta più perplessità è quella della nave turca - ha precisato il Pm - Rispetto alle regole marittime ha avuto un comportamento ancora da decifrare, per certi versi anomalo". Non è escluso che a breve, come atto dovuto, vengano indagati i vertici dei due mercantili, cioè comandanti e ufficiali. Le ipotesi di reato: omicidio plurimo colposo e naufragio. Le due navi sono intanto state sequestrate: quella del Belize è stata rimorchiata ieri pomeriggio fino al porto di Ravenna, mentre l'altra nelle ultime ore si è completamente inabissata. In prima battuta dopo l'impatto era affondata imbarcando acqua di poppa e dunque appesantendosi su quel lato. Prima di adagiarsi sul fondale sabbioso di 9-15 metri con la prua verso l'alto affiorante dall'acqua aveva percorso qualche centinaio di metri. Lo stesso aveva fatto l'altro mercantile.L'allontanamento delle due motonavi aveva impedito all'equipaggio siriano di poter magari prestare i primi soccorsi a quello turco. "Non è ipotizzabile omissione di soccorso", ha però spiegato il Pm Mancini. Inoltre in quelle condizioni di mare agitato forza 5-6, vento a oltre 50 nodi, fitta nevicata e nebbia, la motonave del Belize non poteva certo essere un mezzo di soccorso. Le zattere autogonfiabili individuate in mare dai soccorritori erano quelle lanciate dalla 'Gokbel' stessa. Ma sono servite a poco perché con il mare così agitato "era come cavalcare un toro infuriato". "E' verosimile che comandante e primo ufficiale turco, tra i dispersi, abbiano abbandonato la nave all'ultimo", ha continuato il Pm Mancini. E' per questo che si pensa possano essere rimasti incastrati nel relitto; le ricerche proseguiranno con l'alba. Sul fronte ambientale gli inquirenti hanno per ora escluso un rischio imminente sia per quanto riguarda il carico affondato, fatto di fertilizzanti ancora stivati e di per sé definiti non pericolosi, che per il carburante, tuttora nei serbatoi. Il ministero dei Trasporti, attraverso la Capitaneria, ha già notificato all'armatore della 'Gokbel' il sollecito ad attivarsi per aspirare gli idrocarburi dal relitto sommerso. Mentre quello dell'Ambiente è in continuo contatto con l'autorità marittima di Ravenna per verificare la presenza di eventuali danni. Sono state fin da subito messe in allerta le unità navali disponibili; al momento tuttavia le operazioni di soccorso non hanno segnalato fenomeni di inquinamento. (ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA