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Maro': speranze da sentenza Bruno, ma casi diversi

Fucilieri erano in missione ufficiale, loro processo da definire

21 gennaio, 14:43
DA SENTENZA CORTE NUOVE SPERANZE PER MARO', MA CASI DIVERSI DA SENTENZA CORTE NUOVE SPERANZE PER MARO', MA CASI DIVERSI

 (ANSA) - NEW DELHI, 20 GEN - La decisione della Corte Suprema indiana che oggi ha annullato la condanna all'ergastolo ai due italiani detenuti a Varanasi, Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni, fa aumentare la speranza di un cambiamento di clima anche per il dossier dei Fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Anche se gli addetti ai lavori avvertono: si tratta di vicende radicalmente diverse. "Ci sono infatti ben pochi punti di contatto fra la storia di Bruno e della Boncompagni e la 'never ending story' dei maro'" coinvolti nel 2012 nell'uccisione di due pescatori indiani al largo delle coste del Kerala", commenta all'ANSA una fonte che segue entrambi i casi. "Basti pensare - spiega - che nel primo caso si tratta di privati cittadini accusati dell'omicidio di un compagno, e che la questione e' stata dibattuta nei tre gradi della giustizia. Nel secondo caso, invece, i protagonisti sono due militari che svolgevano una funzione di sicurezza pubblica, e che dopo tre anni non sono ancora stati neppure formalmente incriminati". L'unico elemento che accomuna le due vicende, conclude la fonte, e' forse "lo scontro con una macchina indiana della giustizia farraginosa e burocratica che a volte complica, invece di semplificare, il processo di ricerca della verita'. E che nel caso di Latorre e Girone sta prendendo atto di essersi cacciata in un vicolo cieco da cui non sa come uscire". La Corte Suprema indiana si e' incaricata in passato piu' volte - come ha fatto anche con le lacunose sentenze di Varanasi - di imprimere una svolta a vicende giudiziarie che avevano preso percorsi sbagliati. O che, come sembra essere anche per le indagini riguardanti i due maro', non si sa in che modo farle progredire nel rispetto della legge. Tenuto conto di questi presupposti, l'atteggiamento degli ambienti diplomatici italiani e fra i legali dei maro' sembra improntato alla "massima prudenza". Nel momento in cui i governi di Delhi e Roma sono impegnati in complicate prove di dialogo per trovare una intesa reciprocamente soddisfacente, si teme che un eccessivo entusiasmo per possibili virtuosi riflessi del caso di Varanasi potrebbe pregiudicare i progressi (mai ufficialmente annunciati) per risolvere la vicenda dei militari italiani. Un orientamento in questo senso, emerge anche dai messaggi di sobria soddisfazione per la sentenza che rimette in liberta' Bruno e la Boncompagni espressi oggi nel comunicato della Farnesina e nel tweet del ministro della Difesa, Roberta Pinotti. (ANSA).

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