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Nautica: Cantieri Pisa; lavoratori, non c'è più tempo

Cgil a istituzioni, dicano se stanno con loro o con liquidatore

21 marzo, 15:10
Nautica: Cantieri Pisa; lavoratori, non c'è più tempo Nautica: Cantieri Pisa; lavoratori, non c'è più tempo

(ANSA) - PISA, 21 MAR - "Siamo determinati ma anche arrabbiati perché sappiamo che il nostro tempo sta per scadere anche se mai come ora siamo stati vicini a far ripartire l'attività produttiva". Lo ha detto Andrea Laganà, membro della rsu dei Cantieri di Pisa, l'azienda del gruppo Baglietto inattiva da anni dopo l'avvio della procedura concorsuale, commentando il no della società pubblica di gestione del canale dei Navicelli alla richiesta di revoca delle concessioni demaniali.

I lavoratori, in assemblea permanente in fabbrica da quasi cinque anni, hanno costituito una cooperativa che ha trovato un partner industriale nell'azienda Pisa Superyacht che, spiega Laganà, "garantirebbe l'immediata ripresa produttiva del cantiere con tanto di quel lavoro, non in astratto ma rispetto alle commesse che hanno, che permetterebbe di far rientrare in attività i 40 dipendenti dei Cantieri di Pisa e almeno un altro centinaio di persone nell'indotto". Ma non c'è tempo da perdere, sottolinea il segretario provinciale della Cgil, Gianfranco Francese, "perché se non portiamo subito il lavoro in questo cantiere il lavoro andrà da un'altra parte e allora la storica azienda pisana, uno dei marchi più noti al mondo, morirà per sempre". "Non chiediamo corsie preferenziali - conclude Francese - ma che le istituzioni e la politica cittadina decidano se stare con i lavoratori o con il liquidatore di Baglietto, Federico Galantini, che secondo noi ha tutto l'interesse di allungare i tempi per arrivare alla scadenza della cassa integrazione in deroga il 31 maggio e mettere tutti i dipendenti in mobilità vendendo così solo il marchio". Il nodo da sciogliere è quello delle concessioni demaniali che, secondo Francese, "il codice della navigazione dice con chiarezza vadano assegnate a chi svolge l'attività produttiva mentre qui da cinque anni è tutto fermo". "Non abbiamo interesse - ha proseguito il sindacalista - a entrare in una disputa legale a suon di pareri, ma chiediamo alla politica un sussulto di responsabilità: nel 2012 il Tar della Liguria le revocò a Baglietto sul sito di Varazze (Savona) per lo stesso motivo. Qui vi sono le con dizioni per farlo visto che da anni l'azienda non svolge attività produttiva e perché anche il titolare delle concessione, che poi le affitta a Baglietto, sarebbe d'accordo per questa soluzione. Successivamente potranno essere riassegnate con un bando pubblico". Il cantiere ospita tre barche già in lavorazione, una delle quali già quasi pronta, e il travel lift completamente smontato da un anno e inattivo sul piazzale. Baglietto ha speso in cinque anni 4 milioni di euro per l'affitto delle concessioni che di fatto non sono mai state utilizzate per produrre. "Leggo - ha concluso Francese - che nel no alla revoca si vorrebbe anche tutelare la procedura concorsuale. Ma questo non è il compito né del Comune di Pisa, né della Navicelli, che in quanto istituzioni pubbliche dovrebbero garantire prima di tutto il lavoro e i lavoratori. Giovedì incontreremo la conferenza dei capigruppo consiliari e quella è la sede dove la politica può decidere di difendere Pisa, un suo marchio storico e un gruppo di lavoratori che l'hanno difeso strenuamente dimostrando un attaccamento alla città oltre che al loro posto di lavoro davvero non comune".(ANSA).

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