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L'India si rallegra per la riduzione della zona ad alto rischio pirateria

E ricorda, senza citarlo, l'incidente che ha coinvolto i marò

09 ottobre, 15:30
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 (ANSA) - NEW DELHI, 9 OTT - L'India si è rallegrata oggi per la decisione delle organizzazioni che rappresentano il trasporto marittimo e petrolifero di rivedere i limiti dell'Area ad alto rischio pirateria (Hra) allontanandola dalle coste indiane e riportandola a 65° di longitudine est nell'oceano Indiano. Il ministero degli Esteri ha detto che l'estensione nel 2010 della Hra ai 78° di longitudine est per gli attacchi al largo delle coste somale aveva prodotto casi di spari su pescherecci indiani scambiati per barche di pirati. L'incidente più importante, con la morte di due pescatori di cui sono accusati i Marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, è stato quello che ha coinvolto il 15 febbraio 2012 il peschereccio St.Anthony e la petroliera Enrica Lexie, su cui viaggiava un team di sicurezza della Marina. La nave era appunto in navigazione nella zona ad alto rischio a 20,5 miglia nautiche dalle coste del Kerala. Alludendo anche ad esso il comunicato ricorda che per le mutate condizioni di sicurezza "il traffico marittimo si è spostato più vicino alla costa indiana e l'accresciuto allarme ha portato a sfortunati incidenti di spari su pescherecci indiani scambiati per barchini pirati". New Delhi sostiene inoltre che l'auspicata modifica, che entrerà in vigore l'1 dicembre 2015, con il consenso anche del Gruppo sulla pirateria al largo delle coste della Somalia (Cgpcs) e dell'Organizzazione internazionale marittima (Imo), "riflette le mutate realtà sul terreno". Dal 2010 infatti, si dice ancora, "le forze marittime internazionali hanno intrapreso ampie operazioni anti-pirateria e mitigato con successo l'impatto della pirateria nella regione". Come risultato di questo, "nessun attacco pirata è avvenuto ad est dei 65ø di longitudine est ormai da oltre tre anni". Il ministero ricorda che "l'India stava cercando di ottenere il ritorno alla situazione precedente al 2010 a causa di implicazioni economiche e di sicurezza. Come per esempio il pagamento di un Premio aggiuntivo per il rischio di guerra (Awrp) oltre al costo del trasporto".(ANSA).

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