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Navi a Lng, sfida verde per armatori e cantieri italiani

Per abbattere emissioni e rispettare le normative in arrivo

29 maggio, 16:29
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Dalle navi "green" della società di navigazione d'Amico con consumi ed emissioni ridotte a quelle che utilizzano come combustibile l'Lng, il gas naturale liquido.

Anche l'ambiente entra nei temi in discussione nell'ambito dello shipping al convegno organizzato da Meditelegraph, Ttm e Secolo XIX a bordo della Msc Armonia su "Dry bulk e tanker, i fattori della ripresa. L'avvento del gas naturale liquefatto, sarà una scommessa del futuro per gli armatori e un'opportunità per i cantieri navali italiani, con nuove commesse.

"Nelle aree Ecas (emission control area) del Mar Baltico e del Mare del Nord dal primo gennaio 2015 si sono abbassati sensibilmente i contenuti di zolfo tollerati nei fumi delle navi, non più dell'1 per mille, e questo ha portato il naviglio a doversi adeguare alla riduzione di emissioni - spiega Marco Novella, amministratore unico di Calisa, Carichi liquidi società armatoriale e membro del Comitato esecutivo di Confitarma -. Si può fare con gli "scrubbers", apparecchiature a bordo che consentono di usare comunque carburanti ricchi di zolfo pulendo le emissioni, ma si pone il problema di cosa fare delle acque di lavaggio.

L'alternativa è cambiare combustibile: l'Lng consente di abbassare non solo le emissioni di zolfo ma anche di azoto, particolati e anidride carbonica o il gasolio. Il Mediterraneo diventerà una zona assoggettata a questi vincoli nel 2020 o 2025". Significa che serviranno anche reti di distributori costieri. Per le costruzioni il nodo è il costo, superiore a quello di una nave tradizionale, visto che si tratta di realizzare un nuovo tipo di nave, pensata attorno al sistema di propulsione. Le normative prevedono contributi per prototipi e navi sperimentali, ma sembra non sia ancora tutto definito. "I dubbi vanno sciolti, i cantieri sono pronti aspettano la normativa" dice Giancarlo Casani, direttore generale Ancanap, Associazione nazionale cantieri italiani. (ANSA).

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