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Trasporti: Federagenti, l'Italia regala 10 mld agli stranieri

Federagenti invita alla collaborazione le altre confederazioni

05 dicembre, 18:49

(ANSA) - GENOVA, 01 DIC - L'Italia è affetta da dipendenza dai trasportatori esteri. "Butta alle ortiche per inefficienza del settore trasporti e logistica e per la dipendenza dagli operatori stranieri un quinto del surplus commerciale dell'industria. Dieci miliardi regalati a trasportatori logistici stranieri che operano al servizio dell'economia italiana", è l'analisi messa sul tavolo dall'assemblea di Federagenti, la Federazione italiana degli agenti marittimi che invita alla collaborazione le altre confederazioni per presentarsi come un sistema italiano unico per cogliere le opportunità presenti sul mercato invece di lasciare ad altri l'iniziativa. Ecco i dati delle Nazioni Unite elaborati e presentati a Roma da Federagenti: l'Italia nel 2005 esportava quasi 15 miliardi di euro di servizi di trasporto e ne importava 21,5 miliardi. Nel 2015 le esportazioni e quindi la capacità degli operatori italiani di penetrare altri mercati è calata a 14,5 miliardi mentre le importazioni sono balzate a 24,3 miliardi. La forbice è di quasi 10 miliardi. Mentre l'Italia perde colpi nei servizi di trasporto, l'Olanda, paese leader nella logistica, ha una bilancia commerciale dei trasporti attiva per 15 miliardi. La Germania paga un prezzo analogo al nostro con un squilibrio di 10 miliardi nella bilancia-trasporti ma in un quadro totalmente differente che vede la logistica generare almeno quattro volte il numero di posti di lavoro dell'Italia. Il quadro disegnato dal presidente di Federagenti Gian Enzo Duci all'assemblea - che ha visto la partecipazione di Confindustria con il presidente di Livorno Massa Carrara Alberto Ricci, Confetra con il presidente Nereo Marcucci Confcommercio con il vice presidente Paolo Uggè, e Ivano Russo dirigente del Gabinetto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti - è complesso ma pieno di opportunità, a patto che si trovi la strada per sfruttarle. "Le cose rischiano di peggiorare rapidamente in un mercato dei trasporti container attraversato da fenomeni dirompenti &ndash completa una nota di Federagenti a proposito dei dati - a fronte di una stasi del commercio mondiale via mare (+2,1% nel 2015 rispetto all'anno precedente) le grandi aggregazioni e concentrazioni stanno rivelando il loro reale significato: in molti casi dietro a esse si celano decisioni dirigistiche di governi che cambiano radicalmente gli assetti concorrenziali del mercato". L'Italia deve presentarsi unita e trovare un soggetto che rappresenti tutto il settore logistico e dei trasporti. (ANSA)

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