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Shipping: Negri, "Dopo cessione non vado in pensione'

'Ci concentriamo su rilancio Slam, logistica, agenzie marittime'

21 febbraio, 18:29
(ANSA) - GENOVA, 21 FEB - "Non vado in pensione", commenta Luigi Negri a proposito della cessione ai fondi Infracapital e Infravia del Gip (Gestione investimenti portuali) con tutte le partecipazioni nel settore dei terminal container. Restano tutte le altre attività. "Ci sono tante cose da fare e ci concentreremo moltissimo, ad esempio, sul rilancio della Slam, un buon marchio, soprattutto per i miei nipoti. Continueremo a portare avanti l'attività sulle spedizioni, le agenzie marittime, la logistica", continua. Certo, un momento di magone lo ha vissuto, dopo 24 anni di gestione del terminal Sech, da pioniere della privatizzazione del porto di Genova, quando ieri ha presentato i nuovi arrivati al management e ha salutato, ma la scelta era diventata inevitabile. "Il mondo del terminalismo nel settore dei contenitori è cambiato - spiega l'imprenditore - Quando siamo entrati noi era labour intensive, il costo maggiore era quello del lavoro, e poteva essere gestito non dico a livello familiare ma da medi operatori come noi. Ora con lo sviluppo della tecnologia, terminal super attrezzati e navi in arrivo sempre più grandi che richiedono gru sempre più grandi e investimenti, questo mestiere è diventato capital intensive. Quindi abbiamo cercato capitale e abbiamo trovato un fondo inglese anomalo, Infracapital, che investe molto a lungo termine, vuole fare impresa, e ci siamo piaciuti". Insomma: "Abbiamo venduto perché le sfide erano diventate di grandissimi investimenti. Noi siamo stati pionieri nella privatizzazione del porto, ora ci vogliono spalle più robuste". (ANSA).

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