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Shipping: Brexit, Duci, yacht in fuga da bandiera inglese

Con i controlli doganali rischio code nei porti britannici

29 giugno, 16:42

(ANSA) - GENOVA, 28 GIU -E' ancora difficile fare previsioni sugli effetti della Brexit "ma ci sono settori in cui il semplice annuncio dell'uscita ha già provocato effetti significativi, come nello yachting, dove il solo timore di quello che potrebbe accadere ha fatto sì che negli ultimi 12 mesi moltissimi trasferissero la bandiera da Regno Unito a bandiere comunitarie come non si era mai visto prima.. Quella maltese è diventata la bandiera più frequente per gli yacht"


Gian Enzo Duci, presidente di Federagenti, la federazione nazionale degli agenti marittimi, lo ha detto intervenendo ieri alla serata del Propeller club port del porto di Genova, dedicata agli effetti della Brexit sul mondo dello shipping, che ha ufficialmente dato il via agli eventi della Genoa shipping week. E a proposito di bandiera, il cabotaggio nei mari italiani non può essere effettuato se non con bandiera comunitaria, quindi i traghetti inglesi dopo l'uscita dall'Unione europea potrebbero non essere più ammessi. Un altro effetto temuto è il rischio congestionamento doganale nei porti degli Uk. "Il problema posto dal porto di Dover è che la reintroduzione dei controlli doganali a fronte di 2 milioni e mezzo di container che arrivano su gomma provocherebbe una coda perenne di tir di trenta miglia sulle strade di accesso" ha evidenziato Duci.

Problemi che sono gli stessi operatori inglesi del mondo marittimo a mettere sul piatto, preoccupati dalle conseguenze dell'uscita dall'Ue. (ANSA).

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