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Gnl nei trasporti marittimi, nuova sfida per la Sardegna

A Bastia confronto sui progetti con partner internazionali

18 settembre, 10:59
Porto Cagliari veduta dall'alto via Roma Porto Cagliari veduta dall'alto via Roma

La Sardegna punta sul Gnl non solo per abbattere l'emissione di CO2, dare competitività alle imprese e ridurre il costo della bolletta energetica dei cittadini, ma anche per incrementare e rendere più 'verde' lo sviluppo delle attività legate al trasporto marittimo. Per essere in anticipo sulle direttive del Parlamento europeo Sardegna, Corsica, Liguria e Toscana, hanno elaborato un cluster di progetti di preparazione all'utilizzo del Gnl nelle attività legate al trasporto marittimo.

Queste azioni sono state illustrate a Bastia in un seminario internazionale al quale ha partecipato l'assessora dell'Industria della Sardegna, Maria Grazia Piras, presente l'assessora dei Trasporti della Corsica, Vanina Borromei, il deputato Jean-Félix Acquaviva, e rappresentanti delle più importanti società di distribuzione di Gnl.In particolare, il progetto Signal deve definire un sistema integrato di distribuzione del Gnl per le navi ed eventualmente per altri sistemi di trasporto o altre attività.

Il budget del progetto totale e di 1 milione e 898mila euro. Il progetto Promo-Gnl riguarda invece la realizzazione di un quadro coordinato di studi di fattibilità per la promozione degli usi ottimali del Gnl nei porti commerciali e nelle attività marittime e per mettere in atto azioni di informazione, comunicazione e diffusione presso gli operatori del settore sulle opportunità di utilizzare il GNL come combustibile meno inquinante. Altri due progetti, Tdi e Facile Gnl, vedono coinvolti anche l'Università di Cagliari e l'Autorità Portuale Mari di Sardegna. "La partita del metano è di primaria importanza per la Sardegna, lo abbiamo ribadito anche nei giorni scorsi nell'incontro con la ministra per il Sud, Lezzi, chiedendo il rispetto di quanto sottoscritto nel Patto siglato due anni fa con il Governo - ha sottolineato Piras - La metanizzazione dell'isola è un progetto arrivato ormai all'ultimo miglio, con l'avvio di tutti gli iter autorizzativi. L'auspicio è che non ci siano rallentamenti in questa fase cruciale. Il Metano - ha detto ancora - è una fonte energetica di transizione, essenziale e irrinunciabile, per abbattere le emissioni climalteranti, anche nel settore dei trasporti, garantire lo sviluppo dell'economia, in particolare delle industrie, e assicurare ai sardi pari condizioni con il resto d'Italia e d'Europa. Il nostro obiettivo è di abbattere del 50%, entro il 2030, le emissioni di CO2. Il metano è la fonte che può assicurare la transizione dal vecchio al nuovo modello energetico".(ANSA).

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