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Tirrenia: sognando la vacanza ma è una crociera

Cene con vista sul mare, aree giochi per bambini e super cabine

22 maggio, 12:24

(di Stefano Ambu)

   Una vacanza inizia non quando si arriva, ma quando si parte. Perché il viaggio può anche non essere una perdita di tempo prima del mare o dei monumenti. Come? Ad esempio se i bambini si divertono con i loro coetanei in una sala giochi super attrezzata e super colorata. Da Champions League visto che in Europa come dimensioni non ha rivali. O se mamma e papà si possono godere una bella cena con vista sul mare. Anche scegliendo un menù pieno di pietanze mai assaggiate prima come le specialità regionali delle isole.
Magari approfittando del "prezzo fisso" da 19 euro provando un piatto di gnocchi alla sorrentina o di involtini alla napoletana. Preceduti da un'entreè con prosecco e rafforzati da contorno, frutta e acqua. Con servizio super lusso.

Questa è la Tirrenia, nuova versione. Tutto questo è, ad esempio, nella Janas, uno dei gioielli della compagnia marittima che collega Sardegna e Sicilia tra loro e al "continente". Per chi in questi anni si è fatto un'abbuffata di voli low cost dopo un giuramento solenne tipo "sul traghetto mai più" è tempo di ricredersi. Perché le cose sono cambiate. Il test pre-vacanze ha riguardato la Janas da Cagliari a Civitavecchia. E la Dimonios da Napoli a Cagliari. Tempi? Rispettati, alla partenza e all'arrivo. Vero. La nave non potrà mai sfidare la velocità dell'aereo. E non vuole essere un rivale di decolli e atterraggi. Ma il tempo, a bordo, non è per forza tempo perso. Perché anche la "lentezza" ha fascino e comodità. A partire dalle scale mobili che attendono il passeggero all'ingresso. Forse qualcuno era rimasto alla vecchia scala esterna da affrontare con cautela e magari con la destra afferrata al corrimano.

L'impatto con l'accoglienza, soprattutto per chi ricorda il passato, è di quelli che lasciano di stucco. Bancone da hotel lucido e splendente. E la scritta dorata accanto al logo della Tirrenia: reception. C'è il personale di bordo. Ma ci sono anche i volti freschi, sorridenti e timidi, degli studenti e delle studentesse delle scuole: ragazzi che stanno imparando i mestieri del mare con il progetto Formare. E ci mettono l'anima per essere all'altezza della situazione. Veloce l'operazione del check-in. Poi - siamo sulla Janas - scheda elettronica in mano, via alla cabina. C'è tutto quello che serve: letti, scrivania, armadio, bagno con doccia. E attenzione: proprio la camera, insieme alla sala giochi, diventa la principale attrazione dei bambini. Incantati dalla possibilità di scalare i letti a castello, guardare il mare dal panoramico oblò. O mettersi a giocare con Pokemon e sabbia cinetica nel tavolino. Domanda di rito: mamma quando andiamo in cabina? E se in viaggio c'è anche Mimi, il cane? C'è posto anche per lui, in cabina. Anche grazie al pavimento che consente una perfetta igienizzazione della cameretta.
Un piccolo mondo da esplorare: c'è il negozio per regali dell'ultim'ora o per togliersi uno sfizio. O per comprarsi quel libro che d'inverno, con tutti gli impegni scuola-lavoro-sport e inglese del bambino, non si è riusciti a leggere. E poi la saletta con i giochi elettronici per i più piccoli e quella per giocare a carte, una volta il passatempo principale delle traversate notturne. Una tradizione che rimane. E ancora: c'è la sala cinema con film dell'ultima stagione. E naturalmente il bar, il principale punto di ritrovo dei passeggeri. Con più televisori a seconda dei gusti: c'è chi vuole guardare la partita, ma anche chi non vuole perdersi Flavio Insinna.

Fuori dal mondo? No, perché grazie al sistema tecnologico adottato a bordo la copertura c'è sempre per tutte le compagnie telefoniche. Collegati dunque alla rete e a internet. Dal web alle cose viste con i propri occhi. Con molto romanticismo. Sará anche spettacolare vedere il mondo diventare piccolo da un aereo. Ma anche guardare la propria città dal mare che si allontana, vedere posti straconosciuti da un altro punto di vista è una bella esperienza. Così come all'arrivo entrare nel cuore delle città, da Cagliari a Napoli. Civitavecchia? Una navetta, per chi non si è portato dietro l'auto, porta i passeggeri alla stazione. E da lì Roma è a un'ora.

I servizi a bordo? Sorrisi e gentilezze, dal commissario di bordo al barista. Una delle differenze rispetto al passato è nel sapore del caffè. Che si può prendere tranquillamente nella sala ristorante insieme a croissant, pezzi di torta, marmellate o succhi di frutta. Come in albergo. Tra l'altro, per chi vuole prendersela proprio con comodo, c'è la possibilità di ritardare il check out e starsene ancora bordo per un pò. Almeno sino alle 10. Freschi, riposati e a pancia piena. Poi beh, si deve proprio uscire.

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