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Il ciclone devasta Vanuatu, "si temono decine di morti"

Villaggi distrutti. Forse peggior disastro Pacifico. Aiuti da Ue

15 marzo, 13:41
Ciclone devasta arcipelago Vanuatu, 'decine vittime' Ciclone devasta arcipelago Vanuatu, 'decine vittime'

 (ANSA) - ROMA, 14 MAR - Un numero imprecisato di morti e interi villaggi distrutti sono il primo, grossolano bilancio del passaggio su Vanuatu, nel sud-est del Pacifico, del super-ciclone Pam, che ha sferzato con venti a 270 chilometri orari il piccolo arcipelago lasciandosi alle spalle quello che già si teme possa essere il peggior disastro naturale della storia del Pacifico. Di fronte alla disperata richiesta di "aiuti urgenti" del presidente, Baldwin Lonsdale, la solidarietà internazionale si è già mobilitata, con una prima tranche di aiuti per un milione di euro annunciati dall'Ue e un appello dell'Unicef per raccogliere due miliardi di dollari "per soddisfare i bisogni umanitari immediati dei bambini e delle famiglie colpite". Il ciclone - che ha colpito con tutta la sua furia ieri notte con venti, pioggia, alluvioni, frane, smottamenti e mareggiate - si è spostato nel frattempo in direzione sud sud-est e sta marginalmente flagellando l'isola di Nuova Caledonia. Ma la popolazione di Vanuatu è costretta a trascorrere la seconda notte consecutiva nei rifugi, dopo che molti hanno potuto constatare, nelle ore diurne, gli effetti della tempesta sulle loro abitazioni, che risultano devastate o addirittura spazzate via a migliaia. Il piccolo arcipelago, che emerge fra la Nuova Caledonia e le Figi, a sud delle isole Salomone, conta 267.000 abitanti sparsi su 65 isole, con una concentrazione di oltre 47.000 anime nella capitale, Port Vila. Qui, stando alle autorità locali e alle varie organizzazioni di soccorso presenti, l'energia elettrica non viene erogata, mentre nelle isole esterne o più piccole la popolazione non avrebbe neanche acqua potabile né la possibilità di comunicare: intere aree dell'arcipelago sono dunque isolate e potrebbero nascondere lo spettro di una potenziale ecatombe dai contorni ancora insondabili, anche se per ora l'Onu azzarda la prudente previsione di "decine di vittime". Una prima stima (sui vivi) l'ha tentata, nel lanciare il suo piano di primo aiuto, l'Unicef, che parla di almeno 132.000 persone "con urgente bisogno di assistenza umanitaria, tra cui ben 54.000 bambini". Ma l'agenzia Onu e altre organizzazioni umanitarie temono che molte persone non abbiano un tetto sotto cui ripararsi, dato che molti hanno perso la loro casa. "Posso dire che per chiunque non si trovasse in un rifugio sicuro ieri notte sia stata veramente, veramente dura", ha dichiarato Chloe Morrison, responsabile locale per l'ong World Vision. "Io stesso non so ancora che impatto abbia avuto Pam su Vanuatu", ha confessato il presidente Lonsdale che, per una beffa della sorte, al momento del disastro si trovava a Sendai, in Giappone, per la "Terza conferenza mondiale dell'Onu sulla riduzione del rischio di disastri naturali". Oltre alle Nazioni Unite e all'Unione europea, si sono messi a disposizione anche l'Australia, che invierà squadre di tecnici, e la Nuova Zelanda, che ha mobilitato l'equivalente di 700.000 euro. E dove le autorità si stanno preparando al passaggio di Pam, che prima di colpire Vanuatu ha già prodotto danni ingenti alle isole Kiribati e Salomone.(ANSA).

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