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Scuola: Its Fondazione Caboto con armatori, 50 posti lavoro

Verranno imbarcati sulle navi di 11 armatori

22 gennaio, 18:35
La nave Cielo d'Italia del gruppo d'Amico La nave Cielo d'Italia del gruppo d'Amico

 (ANSA) - ROMA, 22 GEN - Al via a Gaeta i corsi del 2016 dell'Istituto tecnico industriale Fondazione Caboto destinati a 50 allievi che verranno assunti e imbarcati sulle navi di 11 armatori, una volta concluso il biennio di formazione nel quale avranno l'opportunità, già in fase di addestramento, di navigare per i mari del mondo. Contestualmente altri 23 allievi diplomatisi oggi hanno ricevuto una lettera di assunzione da parte di Amoretti Armatori Group, Finaval, Fratelli d'Amico, Gruppo d'Amico e Premuda per un prossimo imbarco sulle loro navi. Per i nuovi corsi del 2016, grazie al coinvolgimento di undici società armatoriali (Calisa Spa, Carboflotta, Finbeta Spa, Italia Marittima, LNG Shipping ed RBD Armatori che si aggiungono a quelle che oggi hanno consegnato le lettere di assunzione) il corso ha aumentato i posti disponibili, da 30 a 50. Al bando di selezione si erano presentati 300 candidati provenienti non solo dal Lazio ma anche dalle altre regioni italiane, vogliosi di intraprendere un percorso didattico unico nel suo genere. Durante i due anni di formazione gli allievi avranno modo di alternare periodi di formazione in aula con esperienze dirette a bordo: alle circa 1.500 ore di lezione in classe si alterneranno tre periodi di imbarco per un totale di 12 mesi, tempo necessario per consentire loro di accedere al titolo di ufficiale. La cerimonia di consegna dei diplomi si è svolta oggi, nel corso dell'inaugurazione della nuove sede della Fondazione presso il Palazzo della Cultura di Gaeta. All'evento hanno partecipato oltre a Silvia Costa, presidente della Commissione Cultura e Istruzione presso il Parlamento europeo, e Gabriele Toccafondi sottosegretario di Stato del Ministero dell'Istruzione anche Lucia Valente, Assessore al Lavoro della Regione Lazio, Pierluigi Faloni, Prefetto di Latina, Giuseppe Tarzia, Direttore Marittimo del Lazio e Capo del Compartimento Marittimo di Civitavecchia, e Cosmo Mitrano, Sindaco di Gaeta. A rappresentare le prime aziende non armatoriali sostenitrici della Fondazione anche Francesco Gargiulo, Ceo di Imec, e Ugo Salerno, Presidente e Ceo di Rina Spa. "Gli Istituti tecnici superiori ci hanno dimostrato che quando scuola, mondo del lavoro, Università ed enti di ricerca dialogano i risultati si vedono - ha dichiarato Gabriele Toccafondi, sottosegretario all'Istruzione -. L'Its Caboto è un esempio concreto, consolidato nel tempo, di come il modello degli Its può e deve funzionare: gli Its devono rappresentare l'espressione formativa del tessuto industriale ed economico di un territorio, così come avviene a Gaeta e come dimostra l'altissimo tasso di occupati tra i ragazzi appena diplomati. Come Governo e come Miur stiamo lavorando per individuare una strategia per rilanciare e consolidare il sistema degli ITS e farlo diventare il canale di formazione tecnica terziaria di questo Paese, efficace e visibile, alternativo all'università, di pari dignità". "L'esperienza formativa dell'Its "Fondazione G. Caboto" che raggiunge ancora una volta il 100% di occupazione dei suoi diplomati, è l'esempio concreto dell'efficacia dei partenariati della conoscenza - ha aggiunto Silvia Costa, Presidente della Commissione Cultura e Istruzione presso il Parlamento europeo -. Per combattere la dispersione scolastica bisogna investire in borse di studio e lavoro, stage retribuiti e alternanza scuola-lavoro. Il 59% dei diplomati dell'istruzione e formazione professionale lavora subito dopo il conseguimento del titolo e il 50% a tre anni dalla qualifica. Sono numeri che devono che confermano quanto istruzione, formazione e lavoro siano strettamente collegate". "Grazie all'aumento di richiesta da parte delle società armatoriali e al supporto fattivo da parte delle Istituzioni - ha detto il presidente della Fondazione Caboto Cesare d'Amico: offriamo non solo oggi a cinquanta ragazzi del centro e sud Italia una grande opportunità di crescita futura, ma anche 23 posti di lavoro immediati ai nostri ragazzi diplomati. Questo modello virtuoso si conferma, ma l'Its vuole crescere ancora". (ANSA).

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