"Riprendo lo sciopero della fame perché il carcere è lo specchio fedele dell'emergenza sicurezza che coinvolge tutti gli italiani e perché nel nostro Paese, per responsabilità della politica, non c'è più alcuna distinzione tra vittima e carnefice". Lo afferma in una nota il segretario generale del Sindacato Polizia penitenziaria (Spp), Aldo Di Giacomo, annunciando che domani 20 ottobre, da Campobasso, inizierà un percorso che lo porterà negli istituti penitenziari di diverse città. Il sindacalista punta il dito sulla sicurezza nelle carceri dove "il personale è quotidianamente a rischio di aggressioni, minacce e continuamente offeso". "La legge dei detenuti - è un passo della nota - è più forte della legalità al punto che evadere, come dimostrano i numerosi episodi di questa estate, è un gioco da ragazzi, figuriamoci - osserva - se possiamo pretendere sicurezza nelle città e nelle case dei cittadini".
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