Coronavirus: prevedibile crescita crediti deteriorati a Est
Vienna Initative prevede tre possibili "ondate" aumento Npl
19 giugno, 15:08"Le conseguenze incombenti del lockdown" in tutti i Paesi dell'area causeranno "contrazioni macroeconomiche e settoriali, con una probabile nuova ondata di crediti deteriorati", ha affermato la Vienna Initiative in un nuovo rapporto incentrato sulla prevenzione di nuovi flussi di crediti deteriorati nell'ambito della crisi causata dal coronavirus. Secondo lo studio, le istituzioni di controllo e "le banche sono sempre più preoccupati che nuovi volumi elevati di crediti deteriorati emergano quando gli effetti economici della crisi inizieranno a materializzarsi", in particolare nei "settori più vulnerabili", come il turismo e il comparto del trasporto aereo, con "rischi di contagio ed effetti a catena su interi settori ed economie".
La Vienna Iniatiative prevede tre possibili ondate di impennata dei "non-performing loans" nella regione, che potrebbero registrarsi tra la fine del 2020 e il prossimo anno e oltre. "Pertanto, le banche devono anticipare (e pianificare) gli impatti del Covid-19, non solo come risultato diretto del lockdown, ma anche da una prospettiva a medio-lungo termine", ha affermato l'iniziativa di Vienna. Le banche della regione, ha sottolineato lo studio, sono tuttavia in salute e nelle condizioni di affrontare un aumento dei crediti deteriorati.
Secondo dati dell'Fmi e delle banche centrali dei Paesi dell'Europa centro-orientale, Bulgaria, Albania e Lettonia, seguite da Romania, Serbia e Bosnia-Erzegovina sono i paesi della regione che hanno al momento una quantità di crediti deteriorati superiore a quella medio nell'area. (ANSA).